L’aumento vertiginoso dei prezzi, unito alla stabilità degli stipendi, ha portato le famiglie a ritrovarsi con meno soldi in tasca. Un discorso che vale tanto per il single quanto per la giovane coppia o la famiglia con figli. La situazione è ovviamente più seria per i nuclei familiari in condizioni di disagio, che possono comunque contare su diverse misure di sostegno come il Bonus sociale, RdC, la social card, etc.
Tuttavia, a volte c’è l’esigenza di contrarre un prestito per affrontare una spesa imprevista o eccedente le proprie disponibilità. Sul mercato le soluzioni non mancano e variano sulla base di tutta una serie di elementi.
Ora, con riferimento a Quinto BancoPosta vediamo come e chi può avere un prestito in Poste con cessione fino al 20% della propria paga o pensione.
Come funziona il finanziamento di Poste Italiane con la cessione del quinto
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Quinto BancoPosta è la soluzione di finanziamento studiata da Poste Italiane per due precise categorie di clientela. Vale a dire i pensionati e i dipendenti pubblici. Come lascia facilmente intendere il nome, la soglia massima della rata del prestito arriva a un massimo del 20% dello stipendio o della pensiona del richiedente.
Il prestito è richiedibile anche senza conto corrente mentre la rata del rimborso è trattenuta direttamente alla fonte.
L’intermediario prevede due distinti prodotti nell’ambito di questi finanziamenti. Si tratta di Quinto BancoPosta pensionati e Quinto BancoPosta dipendenti pubblici.
Come funziona Quinto BancoPosta ai pensionati e ai dipendenti pubblici
Quinto BancoPosta pensionati è riservato a tutti i pensionati INPS, compresi ex INPDAP, ex ENPALS ed ex iPost. Questo prestito personale è richiedibile da chi risiede in Italia e ha un reddito pensione ivi prodotto. Inoltre alla scadenza del piano di rimborso del prestito il pensionato deve avere al massimo 84 anni compiuti.
Invece Quinto BancoPosta dipendenti pubblici e statali si rivolge ai residenti in Italia con reddito da lavoro (dimostrabile) prodotto nel Belpaese.
Qui l’età massima del richiedente alla scadenza del piano d’ammortamento deve essere di 66 anni compiuti. Inoltre, per la cessione del quinto l’anzianità di servizio massima (al termine dell’ammortamento) è di 42 anni e 10 mesi per gli uomini e un anno in meno per le donne. Valgono gli stessi limiti anche nel caso della delegazione di pagamento (rivolta solo ai dipendenti statali). Tuttavia, occorre che non si superi il dato combinato dei 63 anni di età compiuti al termine del prestito e 38 anni di anzianità lavorativa.
Chi può avere un prestito in Poste con cessione fino al 20% del proprio stipendio o pensione
L’importo finanziabile per i pensionati dipende dall’importo del vitalizio.
Nell’altro caso dipende dallo stipendio netto percepito, in ragione del quinto dello stipendio e della durata del prestito. Ad ogni modo si arriva a un massimo di 150mila euro di importo totale dovuto (cioè capitale e interessi) nel caso di attivazione congiunta della delegazione e della cessione. Per le richieste singole, solo cessione o solo delegazione, l’importo totale dovuto massimo è di 75mila euro.
Quinto BancoPosta dura dai 36 a 120 mesi e le rate sono fisse e mensili a partire dai 50 euro e fino a un quinto della pensione o stipendio (in caso di cessione del quinto). Oppure fino a un massimo dei due quinti in caso di ulteriore richiesta di delegazione di pagamento (opzione valida per i soli dipendenti pubblici).
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