Chi può andare in pensione a 62 anni?

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Chi può andare in pensione a 62 anni e lasciarsi alle spalle con un po’ di anticipo le fatiche del lavoro? Nell’aria aleggia la proposta di estendere a più lavoratori la possibilità di abbandonare la carriera lavorativa con qualche anno di anticipo. I sindacati premono per una riforma pensioni che agevoli i contribuenti che desiderano accedere al trattamento previdenziale prima del raggiungimento dell’età pensionabile. La carenza di risorse finanziarie rappresenta lo scoglio più grande da aggirare.

Nell’articolo “Come andare in pensione prima dei 67 anni” i nostri lettori troveranno indicazioni e suggerimenti per accelerare l’uscita dal lavoro. Vediamo adesso in pochi minuti chi può andare in pensione a 62 anni. Ciò perché esistono diverse opzioni fra cui il lavoratore può scegliere per approdare al traguardo pensionistico.

Chi può andare in pensione a 62 anni?

Esistono contribuenti che possono godere dell’assegno pensionistico già a partire dall’età di 62 anni senza per questo subire tagli sul rateo mensile. Si tratta dei lavoratori che posseggono i requisiti anagrafici e contributivi necessari. La formula Quota 100 dà diritto al lavoratore di 62 anni e con 38 anni di contribuzione di ricevere l’assegno che l’Inps eroga.

Può arrivare con qualche anno di anticipo alla pensione anche il lavoratore precoce che ha iniziato la sua carriera in giovanissima età. A partire dal 1° gennaio 2019 i lavoratori precoci possono abbandonare l’impiego con un montante contributivo pari a 42 anni e 10 mesi.

Un trattamento di riguardo lo godono anche i contribuenti che svolgono mestieri usuranti che richiedono energie supplementari. Molto spesso questi lavoratori devono sostenere estenuanti turni notturni che mettono a dura prova il benessere psicofisico. Può accedere alla pensione a 61 anni e 7 mesi il lavoratore che fa orario notturno per almeno 78 giorni su base annuale. Tuttavia ha diritto a percepire l’assegno pensionistico solo nella misura in cui possiede una storia contributiva di almeno 35 anni.

Spetta infine alle lavoratrici donne la possibilità di fruire di un’uscita in anticipo dal lavoro. Con la cosiddetta Opzione Donna la lavoratrice che ha 58 anni e possiede 35 anni di contributi fino al 31 dicembre 2019 ha diritto al trattamento previdenziale. Anche nel 2021 le donne avranno modo di interrompere la carriera lavorativa a 58 anni purché abbiano 31 anni di contributi al 31 dicembre 2020.