Per contrastare il rialzo dei prezzi il legislatore ha introdotto, a maggio prima e a settembre poi, due importanti misure. Si tratta dei noti Bonus giunti con i decreti Aiuti del 18 maggio e l’Aiuti ter giunto in Gazzetta il 23 settembre (D.L. 144/2022).
In entrambi i casi si tratta di sostegni del tipo una tantum a favore di una vasta platea di beneficiari, come ad esempio i pensionati. In questa sede, in particolare, vediamo chi prenderà il nuovo Bonus 150 euro tra lavoratori dipendenti e chi lavora in autonomia.
Quali lavoratori autonomi prenderanno il Bonus 150 euro
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La prima edizione del Bonus aveva riconosciuto 200 euro ai lavoratori alle dipendenze con reddito entro i 35mila euro. I soldi erano arrivati direttamente nella busta paga di luglio, versati dal datore di lavoro che ha recuperato il credito attraverso la denuncia mensile all’INPS.
Ora, il grosso dell’impianto della misura è rimasto invariato. A cambiare sono però sia l’importo dell’aiuto, 150 e non più 200 euro, sia il perimetro dei beneficiari. Il Bonus di settembre è rivolto ai lavoratori che, a novembre, risulteranno avere una retribuzione imponibile non superiore a 1.538 euro.
Come a luglio, i soldi arriveranno sulla busta paga di novembre. Servirà una dichiarazione del beneficiario in cui attesterà di non ricevere il Bonus per altra via. Anche questa indennità, infine, non è cedibile, non sequestrabile né pignorabile. Inoltre non contribuisce a formare reddito ai fini fiscali.
Le altre categorie di lavoratori che lo prenderanno
Sempre tra i lavoratori alle dipendenze, riceveranno il Bonus 150 euro i domestici. Cioè andrà a chi ha già preso i 200 euro del primo decreto e che, all’entrata in vigore del decreto ter ha in piedi uno o più rapporti di lavoro regolare.
Poi troviamo i percettori di novembre della NASPI o DIS-COLL e chi, nel 2022, percepisce la disoccupazione agricola di competenza 2021. Ancora, co.co.co., dottorandi e assegnisti di ricerca con contratti attivi e iscritti alla Gestione separata INPS, con reddito (derivante da quei rapporti) fino a 20mila euro. Parimenti spetta alla vasta platea dei lavoratori che ha già beneficiato di una delle indennità del decreto Sostegni e del successivo Sostegno-bis.
Chi prenderà il nuovo Bonus 150 euro tra lavoratori dipendenti e autonomi
Il discorso è leggermente diverso per quanto riguarda gli autonomi e gli iscritti all’INPS o le Casse di previdenza private. Infatti se il richiedente ha dichiarato un reddito complessivo 2021 fino a 20mila euro allora si assiste a un cumulo di Bonus. Cioè ai 200 euro di maggio si sommano gli attuali 150 euro, per un totale di 350. Questo in virtù dell’enorme ritardo di pubblicazione del decreto attuativo del Bonus collegato al primo decreto Aiuti.
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