Partiamo dalla certezza imposta fin dalla Legge di Bilancio del Governo Meloni. E parliamo del fatto che il reddito di cittadinanza chiuderà i battenti il prossimo 31 dicembre. La misura più discussa degli ultimi anni, introdotta nel 2019 da Movimento 5 Stelle e Lega che allora erano la maggioranza nel Governo Conte, verrà cancellata nel 2024. E sostituita da altre misure di questo genere.
Ma gli effetti della “crociata” contro il reddito di cittadinanza voluta dal Governo Meloni sono visibili anche nel 2023.. Perché ci sono beneficiari della misura che lo perderanno già a partire dal mese di agosto. Ma nonostante ciò qualcuno godrà, probabilmente, di una specie di proroga del sussidio. Anche se non è il reddito di cittadinanza ma si chiamerà Misura Integrativa Regionale, è probabile che molti potranno colmare il vuoto a cui sono esposti dopo le decisioni del Governo.
A sorpresa reddito di cittadinanza prorogato grazie alla Misura Integrativa Regionale per chi lo perde ad agosto
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Il reddito di cittadinanza ha fatto molto discutere in passato e continua a fare discutere anche adesso. Nonostante la misura stia per scomparire da quello che possiamo definire il “palinsesto” delle misure assistenziali dello Stato. Perché molte famiglie beneficiarie del sussidio attendono di capire se avranno ancora diritto ad un aiuto di questo genere in futuro. Resta il fatto che il Governo si muove, perché pare che nel 2024 al posto del reddito di cittadinanza entreranno una misura destinata alle famiglie fragili (con minori, invalidi o over 60 dentro) e una destinata agli occupabili (soggetti tra i 18 ed i 59 anni di età). Ma come si muove il Governo, si muovono alcune realtà locali. Una novità per esempio arriva dalla Campania. Una raccolta firme arrivata sul tavolo della Presidenza della Regione, produce una notevole novità con una nuova misura.
Chi perderà il reddito di cittadinanza ad agosto prenderà la Misura Integrativa Regionale, ecco i beneficiari
Si chiamerà MIR, acronimo di Misura Integrativa Regionale ed è l’oggetto della proposta della raccolta firme citata prima. Una misura che, secondo i proponenti, dovrebbe servire a dare manforte a chi perderà il sussidio già ad agosto. Si tratta di quelle famiglie composte esclusivamente da soggetti di età compresa tra i 18 ed i 59 anni. Soggetti attivabili al lavoro e per il Governo, non meritevoli di prendere il reddito di cittadinanza per tutto il 2023. Cosa che invece accadrà a chi nel nucleo familiare ha almeno un invalido, un minore di 18 anni o un anziano sopra i 60 anni. In pratica la raccolta firme punta ad istituire un nuovo sussidio subito al posto del reddito di cittadinanza.
Adesso la palla passa alla Regione Campania come Ente
Comunisti Italiani, Rifondazione Comunista, Partito del Sud, Usb e altre associazioni hanno avviato questa petizione popolare che ha riscosso successo. Anche perché stando ai dati INPS, la Campania è la Regione con il più alto numero di beneficiari del reddito di cittadinanza. La nuova misura dovrebbe avvicinarsi di più come importo, a ciò che queste famiglie percepiscono oggi come reddito di cittadinanza. Perché evidentemente il progetto del Governo che da agosto vorrebbe lanciare per chi perde il RDC, la misura che si chiamerà Supporto per la Formazione e il Lavoro, non soddisfa. Prima di tutto perché la misura avrà durata limitata a massimo 12 mesi. E poi perché sarà di importo pari a soli 350 euro al mese.
La raccolta firme con annessa la proposta, è stata recapitata al Presidente della Regione. Si tratta di una proposta e quindi non è ancora misura effettiva. Una considerazione finale doverosa questa per non illudere nessuno su questa nuova opportunità. Solo a misura approvata dalla Regione, ci sarà questo caso: chi perderà il reddito di cittadinanza ad agosto prenderà la Misura Integrativa Regionale.