La TARI è una delle tasse che gravano sugli immobili in Italia. Per TARI si intende la tassa sui rifiuti, che negli anni ha cambiato ripetutamente nome passando da TARES a TARSU per esempio e infine proprio a TARI. Sulle unità immobiliari alla pari dell’IMU e della TASI, si versa anche la tassa sui rifiuti. E la natura di questa tassa che è differente dalle altre, perché ci sono differenze sostanziali sia sul profilo dei soggetti tenuti a pagarla, che sulla struttura della tassa stessa. È proprio questa differenza fa sì che non necessariamente deve essere il proprietario di casa a versarla. Ci sono casi atipici come quelli dei locali vuoti per esempio. Ecco quindi chi paga la tassa sui rifiuti dei locali sfitti e come non pagare.
Chi paga la tassa sui rifiuti dei locali sfitti e come non pagare
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La TARI è dovuta dal diretto utilizzatore della casa e non dal proprietario. Questa è la più grande differenza che c’è rispetto all’IMU per esempio. Infatti l’IMU grava sul proprietario della casa mentre la TARI grava anche sull’inquilino nel caso di case in affitto. Inoltre di fronte alle istituzioni che devono incassare questo genere di tasse, cambia molto. Se per l’IMU e per le altre tasse sugli immobili la responsabilità del caso di mancato pagamento e in solido tra proprietario ed inquilino, per la TARI questa solidarietà viene meno.
TARI, tutto quello che c’è da sapere
La TARI Infatti grava su chi detiene l’immobile e quindi su chi lo utilizza. Grava pertanto sull’inquilino nel caso di casa con contratto di affitto. Se l’inquilino non versa la TARI, nulla può essere eccepito al proprietario di casa. Questo però solo nel caso di contratti di affitto della durata pari o superiore a 6 mesi. Infatti per contratti di durata inferiore a 6 mesi, cioè per i cosiddetti affitti brevi, anche sulla TARI vige eventualmente la responsabilità anche del proprietario di fronte ad un omesso versamento di imposta.
Le case sfitte, ecco cosa accade
Diverso il caso di una casa sfitta, oppure di un locale commerciale. Infatti nel momento in cui l’inquilino lascia l’appartamento precedentemente detenuto in affitto, l’obbligo di versare la TARI ricade sul proprietario dell’immobile. La risposta alla domanda se la TARI è dovuta anche su una casa svuotata e priva di persone che la vivono, è evidente. Anche su questi immobili grava l’obbligo di pagamento. L’importo da pagare è commisurato alla dimensione dell’immobile, cioè ai metri e ai vani della casa, ma anche alle persone che abitano. Ma una casa svuotata da qualsiasi persona non esce automaticamente fuori dal perimetro dell’imposizione fiscale sui rifiuti.
Infatti anche se la TARI è quella tassa che grava su immobili che sono idonei a generare rifiuti, questa grava anche su una casa disabitata. L’unica via che consente di non pagare la TARI è quella di avere la casa per davvero svuotata del tutto. Non basta che l’inquilino sia uscito fuori e che quindi la casa sia sfitta. La casa deve essere privata dei mobili e soprattutto delle utenze do
La TARI è una delle tasse che gravano sugli immobili in Italia. Per TARI si intende la tassa sui rifiuti, che negli anni ha cambiato ripetutamente nome passando da TARES a TARSU per esempio e infine proprio a TARI. Sulle unità immobiliari alla pari dell’IMU e della TASI, si versa anche la tassa sui rifiuti. E la natura di questa tassa che è differente dalle altre, perché ci sono differenze sostanziali sia sul profilo dei soggetti tenuti a pagarla, che sulla struttura della tassa stessa. È proprio questa differenza fa sì che non necessariamente deve essere il proprietario di casa a versarla. Ci sono casi atipici come quelli dei locali vuoti per esempio. Ecco quindi chi paga la tassa sui rifiuti dei locali sfitti e come non pagare.
Chi paga la tassa sui rifiuti dei locali sfitti e come non pagare
La TARI è dovuta dal diretto utilizzatore della casa e non dal proprietario. Questa è la più grande differenza che c’è rispetto all’IMU per esempio. Infatti l’IMU grava sul proprietario della casa mentre la TARI grava anche sull’inquilino nel caso di case in affitto. Inoltre di fronte alle istituzioni che devono incassare questo genere di tasse, cambia molto. Se per l’IMU e per le altre tasse sugli immobili la responsabilità del caso di mancato pagamento e in solido tra proprietario ed inquilino, per la TARI questa solidarietà viene meno.
TARI, tutto quello che c’è da sapere
La TARI Infatti grava su chi detiene l’immobile e quindi su chi lo utilizza. Grava pertanto sull’inquilino nel caso di casa con contratto di affitto. Se l’inquilino non versa la TARI, nulla può essere eccepito al proprietario di casa. Questo però solo nel caso di contratti di affitto della durata pari o superiore a 6 mesi. Infatti per contratti di durata inferiore a 6 mesi, cioè per i cosiddetti affitti brevi, anche sulla TARI vige eventualmente la responsabilità anche del proprietario di fronte ad un omesso versamento di imposta.
Le case sfitte, ecco cosa accade
Diverso il caso di una casa sfitta, oppure di un locale commerciale. Infatti nel momento in cui l’inquilino lascia l’appartamento precedentemente detenuto in affitto, l’obbligo di versare la TARI ricade sul proprietario dell’immobile. La risposta alla domanda se la TARI è dovuta anche su una casa svuotata e priva di persone che la vivono, è evidente. Anche su questi immobili grava l’obbligo di pagamento. L’importo da pagare è commisurato alla dimensione dell’immobile, cioè ai metri e ai vani della casa, ma anche alle persone che abitano. Ma una casa svuotata da qualsiasi persona non esce automaticamente fuori dal perimetro dell’imposizione fiscale sui rifiuti.
Infatti anche se la TARI è quella tassa che grava su immobili che sono idonei a generare rifiuti, questa grava anche su una casa disabitata. L’unica via che consente di non pagare la TARI è quella di avere la casa per davvero svuotata del tutto. Non basta che l’inquilino sia uscito fuori e che quindi la casa sia sfitta. La casa deve essere privata dei mobili e soprattutto delle utenze domestiche. Fin quando sono allacciate queste utenze la TARI è sempre dovuta. Resta una discreta autonomia decisionale da parte dei Comuni, che sono gli enti a cui la TARI è dovuta. Quindi le regole generali prima descritte possono trovare disapplicazione e differenze da Comune a Comune.
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