Sono tantissimi i contribuenti che ogni anno per diverse ragioni chiedono l’ISEE. Molti altri invece si domandano quando convenga fare l’ISEE 2021. Si tratta di un documento fondamentale che vincola alla richiesta di benefici o aiuti economici rivolti a famiglie, studenti, persone in difficoltà economica e altro. Chi non ha ancora richiesto l’ISEE 2021 potrà farlo solo presentando questi documenti necessari al CAF, all’INPS o al consulente. Vediamo di seguito un elenco completo di tutto quello che occorre per non arrivare impreparati al momento della presentazione della richiesta.
A chi rivolgersi
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Il modello ISEE 2021 fonda i suoi calcoli sui redditi e sui dati relativi a due anni precedenti. Questo significa che i redditi devono riguardare l’anno di imposta 2019. La regola segue quanto evidenzia il messaggio INPS n. 3418 del 20 settembre 2019 in relazione alle modifiche del Legislatore in merito.
Al fine di ottenere l’Indicatore ISEE, il contribuente deve compilare e prestare la DSU, ossia la Dichiarazione Sostitutiva Unica. È in questo documento che si indica la situazione patrimoniale del singolo o del nucleo familiare. Per ottenere l’ISEE 2021, le strade percorribili sono diverse. Si può proceder in autonomia tramite il portale INPS con l’ISEE precompilato. In alternativa, il cittadino ha la facoltà di rivolgersi ad un CAF, un patronato, un esperto contabile, un dotto commercialista o un consulente del lavoro.
Chi non ha ancora richiesto l’ISEE 2021 potrà farlo solo presentando questi documenti necessari al CAF, all’INPS o al consulente
Per quanto riguarda l’elenco dei documenti necessari, è utile capire prima di tutto da quanti elementi si compone il nucleo familiare. Ciò perché l’ottenimento dell’ISEE è vincolato alla presentazione della documentazione dell’intero nucleo se non si vuole incorrere in eventuali difformità.
I documenti da reperire sono i seguenti:
- documento di identità e C.F. del richiedente e dei componenti del nucleo;
- eventuale contratto di affitto dell’abitazione;
- modello 730 o modello redditi PF del 2019;
- Certificazione Unica 2020;
- saldo e giacenza media dei conti correnti al 31 dicembre 2019;
- eventuali depositi bancari e/o postali con titoli, obbligazioni, BOT e simili;
- estremi o targa di registrazione al P.R.A. degli autoveicoli o dei motoveicoli di cilindrata superiore a 500 cc o di navi e imbarcazioni da diporto;
- certificati catastali e atti di compravendita o successioni o altri documenti di importanza immobiliare;
- eventuale quota capitale residua di un mutuo per l’acquisto immobiliare.
I soggetti che presentano una invalidità certificata devono inoltre presentare un certificato di invalidità valido.
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