Si è da poco conclusa l’edizione 2022 del Salone del Libro di Torino che ha registrato numeri da record. La notizia fa ben sperare per il futuro di editoria e, di conseguenza, dei libri. Spesso, infatti, si leggono notizie sconfortanti che riguardano lo scarso tempo dedicato alla lettura da parte degli italiani. In molti, tuttavia, durante il periodo pandemico hanno iniziato a coltivare l’hobby della lettura, interesse che non li ha abbandonati neppure adesso. Leggere apre la mente e proietta verso Mondi sconosciuti in menti diverse dalla nostra. Un modo per viaggiare attraverso epoche, Mondi e universi spazio-temporali senza muoversi dal proprio divano.
Tra i libri più apprezzati ci sono certamente i romanzi storici come la saga de I tre moschettieri di Dumas. Oltre a questi anche i saggi e le nuove uscite godono di interesse da parte di molti. Oggi si scriverà di un libro dalla trama molto interessante Operatori e Cose. Confessioni di una schizofrenica di Barbara O’Brien.
Chi non ha ancora letto questo libro fenomenale dovrebbe farlo per acculturarsi ma anche per riflettere e cambiare la mente
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Si tratta della forte testimonianza del delirio schizofrenico dell’autrice che, alla fine degli anni ’50, pubblica questo libro utilizzando uno pseudonimo. La trama prende il via quando una mattina la donna si sveglia e intravede delle strane figure ai piedi del suo letto. Si tratta di Operatori che hanno il compito di escogitare e studiare sempre muovi modi per soggiogare la loro vittima, la Cosa. L’autrice narra ciò che ha vissuto nei sei mesi in cui si è involontariamente ritrovata immersa in preda alla schizofrenia. L’inconscio si ribella alle regole e alle repressioni imposte dal conscio dando vita ad un altro essere, un’altra personalità che di tanto in tanto si palesa.
Una sorta di guerra interna all’individuo dove la convivenza tra le due o più personalità diventa difficile tanto che una tenderà ad avere la meglio sulle altre. Raramente ci si libera velocemente e, soprattutto, con le proprie forze di un problema così grave ma l’autrice ci è riuscita. Non si tratta di un saggio né va letto come tale, è una testimonianza diretta che incita chi si trova nella stessa situazione a non arrendersi al destino. L’epoca del racconto è ormai lontana e, leggendo il libro, ci si renderà conto che tecniche e modo di vedere la malattia mentale erano nettamente diverse rispetto all’approccio attuale. Quindi, ecco perché chi non ha ancora letto questo libro fenomenale dovrebbe rimediare per imparare qualcosa di più riguardo alla mente umana.
Lettura consigliata