Il consumo di latte vegetale è aumentato moltissimo negli ultimi anni. Alcune volte diventa un sostituto del latte vaccino per motivi legati alla dieta, altre volte per gusto, altre ancora per difficoltà digestive. Ci sono vari tipi di latte vegetale, come ad esempio quello di soia, di avena o di riso. Il latte di mandorla è amato ma anche controverso. Questo anche a causa dell’elevato contenuto di zuccheri. Le mandorle apportano importati nutrienti ma bisogna fare attenzione a consumare un latte senza zuccheri aggiunti.
Chi non dovrebbe bere il latte di mandorla e perché
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Il latte di mandorle si conserva per più giorni rispetto al latte vaccino e può essere bevuto anche da chi segue un’alimentazione vegetariana o vegana.
Preparando in casa il latte, si potrà avere una bevanda senza additivi e con pochissimo zucchero. Bastano infatti 200 grammi di mandorle, 1 litro d’acqua e 1 cucchiaino di miele d’acacia o di sulla. In alternativa al miele si possono utilizzare 90 grammi di zucchero semolato.
La preparazione è veloce. Mettiamo in ammollo le mandorle in ½ litro d’acqua e lasciamole ammorbidire per un’ora. Subito dopo iniziamo a frullare con un utensile ad immersione a velocità bassa, per poi aumentare. Quando il composto sarà biancastro, aggiungiamo l’altro ½ litro d’acqua e continuiamo a frullare. In ultimo uniamo il miele o lo zucchero. Filtriamo il composto con un colino fitto e teniamolo in frigorifero per circa almeno un’ora prima di servirlo. L’ideale è prepararlo la sera per la colazione del giorno dopo. 250 grammi di questo latte corrisponderebbero a circa 39 calorie e, grazie alle mandorle, donerebbe un gradevole senso di sazietà.
Benefici e rischi del latte di mandorle
Questa bevanda vegetale sarebbe un ottimo alleato contro il colesterolo ed i trigliceridi. Migliorerebbe addirittura il livello del colesterolo buono e la stitichezza. È molto dissetante e può essere consumato a colazione oppure per delle granite e, come in Salento, per arricchire il caffè in ghiaccio. Inoltre è ricco di sali minerali e vitamine del gruppo B ed E, dunque è anche un antiossidante.
Consumare il latte di mandorla confezionato non è un peccato. Bisogna però prestare attenzione a cosa contiene. Innanzitutto verifichiamo se contiene zuccheri aggiunti. Se nelle indicazioni nutrizionali leggiamo che 100 grammi di prodotto apportano più di 25 calorie, allora sarebbe meglio desistere dall’acquisto. Inoltre dobbiamo verificare che non contenga carragenina. Si tratta di un additivo addensante indicato con la sigla E407. Si tratta di una sostanza controversa che, secondo alcuni, provocherebbe infiammazioni a carico dell’apparato gastro intestinale. Nel dubbio, sarebbe meglio preferire prodotti che non ne contengono.
Controindicazioni importanti
Il latte di mandorla è sconsigliato a chi soffre di allergie a mandorle e noci. Inoltre non è raccomandato per neonati e bambini.
Ma chi non dovrebbe bere il latte di mandorla è anche chi soffre di tiroide. Le mandorle infatti potrebbero inibire l’assorbimento e modificare l’utilizzo dello iodio.
Dunque chi soffre di patologie legate alla tiroide ed al gozzo, dovrebbe evitare il consumo di questa bevanda.
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