Più austeri di così ci sono solo i tailleur di Angela Merkel, ex cancelliere tedesco. Solo che la Merkel osava nel colore. Sempre compatto ma spesso vivace quasi a voler contrastare il suo essere d’acciaio. E se dietro la donna curvy tedesca c’è una certa Bettina, consulente di stile, che ha una boutique ad Amburgo, la Meloni punta più in alto. All’indomani delle elezioni politiche, chi l’avrebbe mai detto che Giorgia Meloni puntasse su impeccabili tailleur. Il più delle volte neri con camicia bianca e qualche accessorio. Capelli liscissimi e lunghezza fino alle spalle. A dire che il ruolo della prima premier donna d’Italia non è più, appunto, quella della giovane donna a caccia di consensi.
Dalla Garbatella al G20 di Bali, a Sud dell’Indonesia
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Gran parte degli elettori italiani sono dalla sua, quindi non deve attirarli a sé ma badare bene di non deludere le aspettative. Passare dai proclami ai fatti. Quindi il guardaroba cambia completamente. Intanto perché dalle piazze nelle città e nei borghi più remoti della Penisola, l’ex ragazza che si è fatta da sola dalla Garbatella, deve avere a che fare con persone del calibro di Joe Biden, Emmanuel Macron e Xi Jinping al G20 di Bali. Ma prima di questi, sale al Colle dinanzi il Capo di Stato. E non è più roba da ragazzi.
Lo stilista Giorgio Armani e la mise di Giorgia
Così la donna che meno potrebbe impersonare lo stile di Giorgio Armani, sceglie proprio lui. L’ambassador dell’italian Style nel Mondo ha il compito di dare un tocco di stile alla signora del popolo. Non foss’altro per conferirle quello stile international che Giorgia dovrà iniziare ad assumere visto che da qualche settimana si barcamena tra un volo e l’altro. Lo stilista dell’eleganza sobria, compita e sempre garbata ha il compito di presentare un’immagine senza sbavatura del capo dell’Esecutivo.
Certo, rimangono le inflessioni romanesche e un lessico che nulla ha a che vedere con le prolusioni di Mario Draghi. Niente lectio magistralis nell’ambito della sua dialettica. D’altro canto, è anche per questo motivo che molti italiani la preferiscono. Perché, come direbbe lei, parla come mangia. Schietta e verace, il politichese da Prima Repubblica (ma anche Seconda, se pensiamo ai discorsi di Giuseppe Conte) non sa cosa sia. E l’abito invece dice il contrario.
Chi l’avrebbe mai detto che Giorgia Meloni,l’ex pasionaria oggi Capo del Governo scegliesse Armani
Rigore, precisione, serietà. Un leader che all’Estero deve portare l’immagine di un Governo serio. Con tailleur nero. Di recente ne indossa uno bianco giusto per non rischiare di sconfinare nella figura del becchino. Perché quando è tutto nero, anche se Armani, il rischio è che nel tempo si può comunicare uno stile impersonale. Statico e anche tenebroso. Certamente, di suo l’abbinamento giacca e pantaloni del Maestro Armani è impeccabile nel taglio e nelle forme, per non parlare del tessuto.
Una sorta di evergreen che va bene finché la Meloni non intuisce quanto spazio può prendersi con i colleghi d’Oltralpe e capisce quando è il momento giusto per sganciarsi la giacca e tirare fuori la sua verve. Nel frattempo, meglio procedere adagio. Istituzionali quindi, con capi e colori che sebbene non spicchino per particolarità, non sono mai fuori luogo. Intanto con la Francia e i migranti, Giorgia già fa capire come stanno le cose. E che la bambagia europea rispetto agli sbarchi appartiene al passato. Punto.