Qualunque menù del cenone di Capodanno contempla il cotechino o lo zampone con le lenticchie. Spesso sono l’ultima portata di un menù abbondante che ha già messo a dura prova la resistenza dei commensali. Inevitabile dunque che, dopo un assaggio di buon auspicio, non lo si mangi interamente. Buttarlo sarebbe uno spreco, ma riscaldato sicuramente non sarà più buono come appena cotto. Fortunatamente possiamo riciclarlo e trasformarlo in nuove appetitose pietanze.
La tradizione di mangiare il cotechino o lo zampone con contorno di lenticchie è antica. Dal passato lo si considera un pasto in grado di attirare fortuna e per questo si mangia a Capodanno. Cotechino e zampone sono due salumi simili nella composizione, ciò che differisce è l’involucro: budello per il primo, zampa per il secondo. Entrambi si producono con carne e parti del maiale, animale considerato simbolo di ricchezza.
Non da meno le lenticchie, somiglianti alle monete. Due cibi dunque che predisporrebbero a una montagna di oro. Solitamente acquistiamo il salume precotto. Per cucinarlo sarà sufficiente bollirlo per una mezz’ora.
Chi l’avrebbe mai detto che cotechino e zampone avanzati diventano prelibatezze
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Gli avanzi rimasti dell’uno o dell’altro sono ingredienti appetitosi da sfruttare per creare altri piatti. Ne ricaveremo delle pietanze a tal punto gustose da non sembrare neanche un riciclo. Un modo per riutilizzarli può essere usarli come uno sfizioso antipasto o aperitivo. Abbiamo due alternative. La prima è fare lo zampone in crosta. Basta avvolgerlo nella pasta sfoglia o brisé e cuocerlo nel forno. Lo si potrà arricchire arrotolandolo in qualche verdura, quali spinaci o verza, nonché in sottili fette di formaggio.
Uno sfizioso finger food sono le frittelle. Tagliamo a rondelle zampone o cotechino. Sbattiamo in una ciotola un paio d’uova con un pizzico di sale, pepe e parmigiano. Imbeviamovi le fette ricavate e impaniamole nella farina. Riscaldiamo una padella con olio di semi e friggiamo. Ed ecco degli stuzzichini dalla pastella croccante e dal ripieno inaspettato.
Preparare primi e secondi piatti
Chi l’avrebbe mai detto che cotechino e zampone avanzati potessero diventare protagonisti di un primo piatto di pasta da chef. Vi possiamo infatti preparare un sugo al ragù o farcirvi la pasta fresca. In entrambi i casi, preliminare sarà spellare il salume e sbriciolare la carne contenuta all’interno. Per il ragù la soffriggeremo con trito di cipolla, sedano e carota. Sfumeremo con vino rosso e poi vi uniremo la passata di pomodoro. Un pizzico di sale e faremo cuocere finché non sarà denso e pronto per condire la pasta.
Per ricavarvi un ripieno, frulleremo la carne nel mixer assieme a qualche patata lessa. Uniremo prezzemolo tritato e uova sbattute. A questo punto non ci rimarrà che tirare la sfoglia all’uovo e ricavarne dei ravioli da riempire con la nostra farcitura. In alternativa, possiamo condire la carne sbriciolata con uova sbattute e poi stenderla a mo’ di rettangolo. All’interno vi inseriremo pezzi di uova sode, provola e fette di prosciutto. Chiuderemo il rettangolo su sé stesso bloccandolo con lo spago. Faremo rosolare con olio in padella, sfumeremo con vino bianco e poi vi aggiungeremo qualche cucchiaio di passata. Al termine della cottura sarà pronto il polpettone. Ovviamente allo stesso modo possiamo fare anche le polpette.
Ecco quindi delle pietanze squisite. Per scacciare il senso di colpa suscitato, dopo le feste, potremmo bere magari qualche tisana detox.