Il reddito di cittadinanza è una misura di sostegno contro il disagio economico dei nuclei familiari in stato di bisogno. Meglio, mira a integrare il reddito familiare e al contempo accosta un programma di reinserimento lavorativo e sociale dei percettori. Quest’ultimi, infatti, devono sottoscrivere un Patto per il lavoro e l’inclusione sociale, pena la decadenza dal beneficio.
Tuttavia, il nucleo familiare richiedente deve rispettare alcuni paletti di cittadinanza, economici e di altra natura. In particolare, in questa sede ci chiediamo se chi ha una casa di proprietà può chiedere all’INPS questo sostegno oppure no.
Quali requisiti bisogna avere?
Indice dei contenuti
L’ordinamento della misura prevede il possesso di requisiti ISEE, di patrimonio immobiliare e finanziario, di reddito familiare e di cittadinanza. Qui tralasciamo quest’ultimo e quelli di altra natura diversi dai precedenti di cui sopra.
Partendo dall’Indicatore Economico aggiornato, esso deve risultare inferiore a 9.360 euro. Invece il patrimonio finanziario non deve eccedere i 6mila euro. La soglia può tuttavia innalzarsi in base al numero di componenti del nucleo percettore e delle eventuali disabilità ivi presenti. Il patrimonio immobiliare diverso dalla prima casa di abitazione non deve oltrepassare i 30mila euro.
Arriviamo, infine, al reddito familiare, che deve risultare inferiore ai 6mila euro annui moltiplicato per la scala di equivalenza. Tuttavia, se il nucleo richiedente risiede in una casa in affitto si innalza a 9.360 euro la soglia del reddito familiare.
Chi ha una casa di proprietà può chiedere all’INPS il reddito di cittadinanza?
Dunque, come si evince la disciplina del RdC non pone esclusioni di sorta verso chi detiene una casa di proprietà. Parimenti può chiedere e ottenere il reddito di cittadinanza anche chi ha un lavoro.
La risposta al nostro quesito è positiva a prescindere dal valore dell’immobile, nel caso in cui si tratti della casa di abitazione. Al di fuori del perimetro della casa di abitazione, il valore complessivo degli altri immobili indicati nell’ISEE non deve eccedere i 30mila euro.
Va da sé che vanno rispettati anche gli altri requisiti, pena l’esclusione o la decadenza dal beneficio a seconda dei casi. Si pensi, ad esempio, all’indicatore ISEE il cui valore non deve eccedere i 9.360 euro. Al riguardo, in particolare, ricordiamo che la casa di abitazione concorre a determinarlo nell’ambito della stima del patrimonio immobiliare.
Lettura consigliata
Come si calcola Quota A e Quota B della pensione e reddito di cittadinanza?