Quando ci si approccia alla coltivazione dell’orto sarà necessario controllare attentamente la qualità delle sementi e delle piantine acquistate.
Infatti, si tratta di uno dei fattori principali destinati a fare la differenza tra un buon raccolto e un raccolto misero.
Capire la differenza tra sementi di buona qualità e sementi pessime non richiede particolari capacità.
Infatti, tutte le informazioni sono disponibili sulla bustina delle stesse sementi. Chi ha un orto deve fare attenzione a questi dettagli prima di comprare le sementi.
Ma ecco come imparare a capire le differenze tra sementi per riuscire a capire se sono di qualità o meno.
Periodo di semina
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Sulla bustina delle sementi sarà possibile trovare tutte le indicazioni necessarie. Tra queste spicca il periodo di semina consigliato a seconda della zona geografica.
Il periodo si riferisce alla semina in piena terra o all’interno di una coltura protetta, ad esempio una serra. Inoltre, sarà anche possibile trovare l’indicazione del periodo del trapianto.
Tempo di maturazione
Un altro indicatore presente sulle bustine sarà il tempo di maturazione dell’ortaggio che ci si appresta a coltivare. Con questo dato sarà possibile ricavare la durata della coltura per pianificare la successione nell’anno.
Certificazione di purezza
Un altro dettaglio importantissimo a cui chi ha un orto deve fare attenzione prima di comprare le sementi è la certificazione di purezza. Infatti, maggiore è la purezza più la qualità delle sementi sarà alta.
Percentuale di germinabilità
Questo dato indica la quantità di semi vitali all’interno della confezione.
Come ben si può intuire, si tratta di una informazione importante per valutare il valore della bustina.
Data di scadenza
Inoltre, sarà necessario leggere attentamente la data di scadenza. Infatti, questo assicurerà che fino alla data di scadenza almeno il 90% dei semi è in grado di germinare. Superata la data di scadenza se la bustina è intatta e ben conservata si potrà comunque tentare la semina.
Tuttavia, superati i tre o quattro mesi dalla scadenza il rischio di non vedere nascere nulla sarà alto.
Nel caso in cui si sia indecisi si potrà comunque tentare la semina utilizzando solo alcune delle sementi. Se spunteranno almeno metà delle piantine sarà ottimo seminare anche le altre.
Ibrido F1
Sulla bustina, poi, è indicato il nome della varietà che potrà essere di origine ibrida. Si tratta di sementi frutto di un incrocio tra varietà diverse per cercare di raggiungere le caratteristiche desiderate.
L’indicazione sulla bustina sarà ibrido F1. Sono sementi che costano molto di più rispetto alle altre, in alcuni casi anche fino a tre volte.
Si tratta di sementi selezionate delle case produttrici per ottenere un prodotto di grande qualità. Da questi semi nasceranno delle piante particolarmente sane e resistenti alle avversità ma incapaci di produrre semi con le medesime caratteristiche. Ecco, quindi, spiegato perché chi ha un orto deve fare attenzione a questi dettagli prima di comprare le sementi.