Chi ha ricevuto il green pass dovrebbe assolutamente evitare di fare questa cosa

vaccino

In questi giorni le persone che hanno completato il ciclo vaccinale stanno iniziando a ricevere la “certificazione verde” o “green pass”. Come più volte spiegato su ProiezionidiBorsa, si tratta del documento approntato in Europa che consentirà di muoversi liberamente e partecipare a determinati eventi in sicurezza. La validità, come i Lettori sanno bene, è di nove mesi per chi ha ricevuto la seconda dose di vaccino o di nove mesi per chi ha avuto il virus e ha effettuato un tampone negativo.

Un po’ per esibizionismo, un po’ per condividere la felicità, un po’ perché ormai tutti sono abituati a postare ogni cosa, in tantissimi stanno pubblicando trionfanti sui social la foto della propria certificazione verde con tanto di QR-Code. Ebbene, chi ha ricevuto il green pass dovrebbe assolutamente evitare di fare questa cosa. Gli Esperti di sicurezza informatica della Redazione proveranno oggi a spiegare perché.

Una miniera di informazioni

Postare su Facebook la foto del QR-Code presente sulla certificazione verde è un problema non da poco. Quel codice, infatti, è una vera banca dati colma di dati personali. Dietro il QR-Code, illeggibile a occhio nudo, ci sono infatti dati sensibilissimi: non solo il nome e il cognome, ma anche che vaccino è stato somministrato, quando, dove, se si è avuto o no il Covid e quando, i tamponi effettuati e il loro esito, e molto, molto altro.

Una vera miniera d’oro per i “cacciatori di dati”, soprattutto per chi è perennemente alla ricerca di queste informazioni per scopi illegali. Tra l’altro, non è neanche necessario essere degli hacker per accedervi: basta uno smartphone con lettore di codici QR e chiunque può avere immediatamente a disposizione quegli importanti dati sanitari.

Chi ha ricevuto il green pass dovrebbe assolutamente evitare di fare questa cosa. Proteggere i dati

La legge prevede che solo le Forze dell’Ordine e il personale autorizzato possa avere accesso al codice QR del green pass. Questo serve ovviamente a verificare che tutto sia a norma nel momento in cui si sta, per esempio, entrando in un ristorante per una cerimonia, o in discoteca per ballare, o in una RSA. Solo tramite l’applicazione specifica del Governo è possibile effettuare queste verifiche.

Per questo, postare la certificazione verde sui social non è opportuno. Perché – ad esempio – i malintenzionati potrebbero addirittura produrre dei documenti falsi che ovviamente andrebbero a inficiare tutto il sistema. Tutti avvisati, dunque: va bene condividere la propria gioia, ma meglio evitare di allegare foto e codici!

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