Per definire “buono” un investimento servono pochi elementi, ma devono essere quelli giusti. O per meglio dire: adatti a chi ha investito. Ad esempio basterebbe avere un buon rapporto tra rischio e rendimento per ritenersi soddisfatti. Se poi si riesce ad avere anche la certezza del capitale (almeno al termine dell’investimento), il cerchio è chiuso.
Questo è stato il caso, ad esempio, di chi ha comprato titoli di Stato a lunghissimo periodo negli anni in cui tassi ed inflazione erano sostenuti.
Tra i pochi rimasti ancora in circolazione, il BTP 9% 2023 soddisfa i requisiti del buon investimento. Con una cedola annua al 9%, chi ha osato investire 20.000 euro in questo BTP oggi guadagna più di 50.000 euro.
Una breve scheda tecnica del bond
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Il nostro riferimento è all’obbligazione con codice ISIN IT0000366655, emessa in lire italiane il 1° novembre 1993 e con scadenza al 1° novembre 2023.
Si tratta di un trentennale emesso negli anni in cui l’inflazione era sostenuta (in Italia in quell’anno era pari al 4,6%). Inoltre a quel tempo non c’era ancora l’euro, moneta forte, e neanche la BCE, pronta ad acquistare titoli governativi su larga scala, come fa oggi.
La conseguenza era che per invogliare il mercato a sottoscrivere il debito pubblico di un Paese come l’Italia, bisognava offrire tassi molto alti. Oggi è invece quest’altro il BTP più generoso per i risparmiatori, ma siamo distanti dai rendimento del nostro trentennale.
Il bond IT0000366655 stacca due cedole semestrali del 4,50% (il 3,9375% netto) ogni 1° novembre e 1° primo maggio di ogni anno. Oggi, quindi, i fortunati possessori di questo bond potranno festeggiare (ma l’accredito sul conto sarà visibile domani).
Quanto ha guadagnato chi lo comprato in emissione?
A questo punto facciamo due conti in tasca a chi ha sottoscritto il titolo in emissione. Immaginiamo un investimento pari a 20mila euro, anche se, ricordiamo, il bond fu emesso in lire. Tralasciamo le commissioni bancarie per semplicità di calcolo.
Dal 1° novembre 1993 ad oggi, 20.000 euro investiti su questo BTP hanno generato interessi per poco più di 50mila lordi e circa 44mila euro netti.
Inoltre il titolo ha ancora altri 2 anni di vita residua, quindi vi sono altre 4 cedole da incassare (2 nel 2022 e 2 nel 2023). Tradotto, ci saranno altri 787,5 euro netti a semestre (su ipotetici 20mila investiti), che faranno lievitare ancora il montante finale.
Non resta che complimentarsi con chi 28 anni fa ha creduto nello strumento e ha deciso di comprarlo. In generale, ecco quando conviene comprare BTP e titoli di Stato e guadagnare tanti soldi.
Chi ha osato investire 20.000 euro in questo BTP oggi guadagna più di 50.000 euro
A questo punto, il Lettore potrebbe chiedersi se sia il caso o meno di acquistare il titolo oggi.
Stamane il bond scambia a 118,22 centesimi, per cui i rendimenti effettivi a scadenza, lordi e netti, sono negativi: circa –0,13% e –1,17%. Tra 2 anni, infatti, non ci verrebbero restituiti i 118,22 centesimi odierni, ma i 100 di emissione. Inoltre non aiuta più di tanto neanche il tempo residuo del BTP, solo 24 mesi. In sintesi, il bond è adatto solo a trader ed esperti di mercati.
In definitiva, il bond insegna che in genere le occasioni sono possibili quando le condizioni di mercato non sono a favore di chi si indebita. Tuttavia, non va mai dimenticato il rischio debitore, ossia lo spread. Quando è troppo elevato, infatti, espone il creditore al rischio di perdere il proprio capitale.
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