La primavera è arrivata e con lei anche allergie, starnuti e colpi di tosse.
Il cambiamento climatico porta sempre con sé alcuni fastidi, tra cui certamente un po’ di influenza e le allergie di stagione.
In questo contesto, può capitare che si tossisca e si pensi di essersi beccati il raffreddore. Potrebbe anche capitare, però, che questa tosse non si limiti al cambio di stagione, ma ci faccia “compagnia” per tanti altri periodi dell’anno. Così, convinti che non sia altro che influenza, ci curiamo con farmaci appositi senza che però la situazione cambi di una virgola. Qual è il motivo di tutto ciò?
Chi ha la tosse forse non sa che potrebbe non trattarsi di una comune influenza
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In alcune circostanze, avere la tosse può essere il sintomo di un altro disturbo spesso ignorato e che non si immagina nemmeno. Stiamo parlando del reflusso gastroesofageo, come accennato in un precedente articolo dove evidenziavamo che il nodo alla gola può indicare la presenza di questa sindrome. Stavolta però, vorremmo porre l’accento sul modo in cui riconoscere e distinguere una classica tosse da raffreddore da quella tipica del reflusso.
Come distinguere i sintomi dell’uno e dell’altro problema
La cosa più importante è fare attenzione ai nostri sintomi. Di solito, la febbre o l’influenza si accompagnano a mal di testa, fiacchezza e spossatezza. Questi sintomi non dovrebbero invece essere presenti se si soffre di problemi digestivi.
Allo stesso modo, sarebbe il caso di concentrarci sull’alimentazione e su cosa abbiamo mangiato fino a quel momento. Come ben noto a tanti, ad aggravare l’acidità contribuiscono certi alimenti come arance, limoni, pomodoro, caffè, alcolici e cioccolato. Se ci accorgiamo di avere una tosse strana, potremmo provare ad eliminare dalla nostra dieta tutti i cibi potenzialmente infiammanti e vedere se qualcosa cambia.
Chi ha la tosse forse non sa che potrebbe non trattarsi di una comune influenza, ma con qualche informazione in più sarà tutto più chiaro.