Il lavoratore che si assenta dal luogo di lavoro sa benissimo che potrebbe ricevere la visita del medico INPS. Durante le fasce orarie di reperibilità dovrà pertanto rimanere a casa in modo da consentire l’accertamento del proprio stato di malattia. Secondo il Decreto legislativo 300/1970 spetta al personale medico dei servizi sanitari regionali recarsi presso l’abitazione del lavoratore. Se lavoratore abbandona il domicilio negli orari dei controlli fiscali la sua assenza risulta ingiustificata. In tal caso perde parte dell’indennità di malattia spettante e nell’eventualità di recidiva corre il pericolo di licenziamento. Vi sono tuttavia alcune circostanze che danno diritto ad allontanarsi dal proprio domicilio anche durante gli orari delle visite.
La Redazione ha già indicato per quali malattie non è prevista la visita fiscale INPS. E ciò perché sono diverse e assolutamente valide le motivazioni per le quali si è costretti ad uscire per raggiungere la più vicina farmacia. Come anche per recarsi presso uno studio dentistico, per sottoporsi a radiografie, visite specialistiche o terapie salvavita. Anche chi ha la Legge 104 non rischia le visite fiscali in questi casi che danno diritto all’esonero totale. Conviene comunque informarsi relativamente alle novità INPS sugli orari delle visite fiscali 2021. E soprattutto conoscere nel dettaglio quali tutele prevede il proprio contratto lavorativo. E in particolare a quanti giorni di malattia ha diritto in un anno un lavoratore con contratto a tempo determinato o indeterminato.
Chi ha la Legge 104 non rischia le visite fiscali in questi casi
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Il titolare della Legge 104 non è esonerato dal ricevere l’accertamento dello stato di malattia da parte del medico INPS. Ciò soprattutto nel caso in cui dovesse assentarsi dal lavoro per un disturbo che non attiene alla patologia invalidante. Dovrà quindi essere reperibile negli orari di visita se richiede permessi lavorativi per una patologia non connessa alla condizione di svantaggio certificata dalla Legge 104. Ciò significa che una semplice sindrome influenzale non dà diritto all’esonero dall’accertamento fiscale e non si può violare l’obbligo di reperibilità.
Al contrario, può liberamente uscire di casa a qualunque ora il titolare di Legge 104 che necessita di terapie salvavita. E parimenti gode dell’esonero dalla visita fiscale il soggetto che presenta una condizione di invalidità pari o superiore al 67%. Tale diritto spetta anche in presenza di menomazioni multiple cui l’INPS riconosce percentuali inferiori. E ciò perché si possono sommare le patologie con percentuali più basse che determinano nel loro insieme una menomazioni rilevante.