Con l’avvicinarsi della prova costume, aumenta l’ansia di rimettersi in forma. Molti riprendono la vecchia dieta accantonata, altri sperimentano quelle che promettono miracoli in breve tempo, altri ancora si iscrivono in palestra. Sicuramente, qualsiasi sia l’obiettivo, decidere di rimettersi in forma è sicuramente una scelta salutare purché si faccia in maniera equilibrata. Spesso non bastano 15 giorni per sgonfiare la pancia ma potrebbe essere molto utile rivolgersi ad un professionista della nutrizione. Questi potrà educarci su cosa sia meglio consumare in base alle esigenze personali. Infatti potrebbe accadere che nonostante gli enormi sacrifici e rinunce giornaliere ci si accorga di non aver perso neanche un chilo.
Così come potrebbe accadere che nonostante le nostre abitudini siano le stesse, il nostro corpo subisca un aumento della massa grassa e della ritenzione idrica. In tali situazioni, è fondamentale farsi seguire da uno specialista che prescriva tutti gli esami e gli accertamenti da fare prima d’intraprendere qualsiasi regime alimentare. Eseguendo esami specifici si potrebbe ad esempio scoprire qualche intolleranza che può determinare gonfiori e mal di pancia. Si pensi ad esempio all’intolleranza al glutine che può comportare pancia dura, gonfiore, produzione di gas ma anche sonnolenza e stanchezza.
Chi ha difficoltà a dimagrire e metabolismo lento dovrebbe effettuare questi controlli spesso ignorati a prescindere dall’età
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Tuttavia oltre a intolleranze o allergie, si potrebbe scoprire di soffrire di ipotiroidismo. Ovvero una sindrome dovuta ad un’insufficiente azione degli ormoni tiroidei a livello dei tessuti. Essa influenza le reazioni chimiche che avvengono nell’organismo determinando un rallentamento dei processi metabolici. Chi ha difficoltà a dimagrire e metabolismo lento potrebbe avere problemi alla tiroide.
Anche il peso infatti potrebbe essere influenzato dalla funzione di questa ghiandola. L’aumento ponderale, in questi casi, potrebbe essere legato alla gravità del quadro di ipofunzione, che può appunto provocare aumento della massa grassa e ritenzione idrica. Tuttavia queste situazioni potrebbero regredire dopo l’introduzione di una terapia adatta o sostitutiva. Per una diagnosi di ipotiroidismo potrebbero bastare semplici esami del sangue con misurazione dei livelli di TSH e degli ormoni tiroidei, come la tiroxina. Questi consentono una diagnosi dell’ipotiroidismo anche nelle sue forme iniziali. Infatti bassi livelli di tiroxina e livelli alti di TSH sono indicativi di ipotiroidismo. Una volta diagnosticata questa sindrome sarà necessario seguire una terapia che comporta l’assunzione giornaliera dell’ormone tiroxina per compensare lo squilibrio. Nonché effettuare periodici controlli e seguire una corretta alimentazione che può contribuire ad adeguato funzionamento della tiroide.
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