La Redazione di ProiezionidiBorsa ha trattato in diverse occasioni il tema del riconoscimento dell’invalidità civile. La Legge 118/1971 stabilisce che si considerano invalidi civili le persone che presentano una riduzione permanente delle proprie capacità. Nello specifico, si considerano invalidi gli adulti con un deficit lavorativo non inferiore ad un terzo. Per i minorenni, invece, l’invalidità riguarda la ridotta capacità di svolgere compiti scolastici o altre attività tipiche dell’età del soggetto.
Una specifica commissione medica dell’ASL deve valutare le condizioni dei disabili attribuendo un grado di invalidità in valori percentuali. Questa certificazione medica è essenziale per ottenere le agevolazioni economiche e sociali previste per i portatori di handicap. In un recente approfondimento, abbiamo analizzato i casi di malattie invalidanti che non consentono di ottenere alcun beneficio economico. In questo articolo scopriremo se chi ha avuto il Covid ha diritto all’invalidità civile.
La commissione valuta le conseguenze
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La Legge 118/71 ed il D. Lgs 509/1988 specificano i casi in cui lo Stato riconosce dei benefici alle persone invalide. Queste disposizioni prevedono l’attribuzione di un determinata percentuale di invalidità per specifiche malattie croniche.
Negli altri casi, le commissioni mediche, valutano invece le difficoltà nello svolgimento delle azioni della vita quotidiana. L’invalidità sorge quindi dall’incapacità di svolgere una vita normale. In quest’ottica, come capire se chi ha avuto il Covid ha diritto all’invalidità civile? La risposta a questo dubbio può risultare fondamentale per chi ha riportato delle conseguenze di lungo periodo causate dalla pandemia. La valutazione delle conseguenze del coronavirus ha infatti un impatto sui possibili riconoscimenti sociali ed economici previsti per gli invalidi.
Chi ha avuto il Covid ha diritto all’invalidità civile?
Sulla base dell’attuale normativa, aver contratto il Covid non comporta automaticamente alcun grado d’invalidità. Infatti, la maggior parte delle persone colpite dal virus guarisce dall’infezione senza riportare danni permanenti. Qualora il coronavirus avesse invece causato eventuali riduzioni permanenti delle capacità lavorative, gli interessati dovrebbero rivolgersi alle commissioni dell’ASL.
Saranno queste ultime a valutare l’entità dei deficit riportati e ad attribuire l’eventuale grado di invalidità. In conclusione, chi ha avuto il Covid ha diritto all’invalidità civile solo qualora la malattia abbia causato un handicap permanente. In questo caso, il riconoscimento di tale stato darebbe accesso ai vari trattamenti previsti dalla normativa a tutela delle persone invalide.