Le banche non reggono il costo della raccolta depositata e dal 2021 sarebbero pronte all’introduzione di tassi negativi. Proiezionidiborsa, in considerazione dell’aumentato volume dei risparmi, affronta il delicato tema della possibile applicazione dei tassi rossi su depositi di conto corrente. Ebbene, se così fosse, chi ha 5.000 o 100.000 euro come può evitare che i tassi negativi svalutino i sacrifici di una vita? L’immobilizzo creato dall’emergenza sanitaria ha determinato l’aumento della propensione al risparmio degli italiani. La percentuale in aumento del 8% rispetto all’anno precedente ha, difatti, portato le giacenze di conto corrente a circa 1.700 miliardi. Una cifra astronomica, tra le più alte in Europa.
L’applicazione dei tassi negativi sui depositi presso la BCE
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Il Covid, ha creato due situazioni allarmanti: l’aumento dei depositi e l’aumento del rischio nel prestare i soldi. Le banche, poi, depositano la liquidità in eccesso presso la Banca Centrale Europea. Fino a qualche anno fa, le banche percepivano anche un tasso corrispettivo dello 0,25%. Anzi trovavano più conveniente lasciare a dormire la liquidità, rispetto all’investimento in prestiti a privati e aziende a tassi bassi, imbarcando rischi e sofferenze. Pertanto, la BCE onde incentivare le banche a concedere prestiti al sistema aziende e famiglie, ha stabilito una misura negativa per il tasso di deposito, ovvero -0,50%. Ad oggi, la triste verità è che le banche pagano alla BCE per depositare la liquidità che non utilizzano. O meglio, per ridepositare i risparmi degli italiani. Ebbene, se così fosse, vediamo chi ha 5.000 o 100.000 euro come può evitare che i tassi negativi svalutino i sacrifici di una vita.
Perché e cosa rischiano i depositi di conto degli italiani?
La BCE ha anche avviato un programma chiamato TLTRO. Il meccanismo prevedeva che qualora gli Istituti Finanziari avessero erogato finanziamenti in una certa quantità, avrebbero ricevuto un interesse (0,25-0,50) così da compensare anche il costo dei depositi. Orbene, con il Covid le banche sono di nuovo allo stallo, maggiori depositi e più rischio nel finanziare considerando il deterioramento del sistema. Pertanto, anche se solo per la parte non coperta dal TLTRO, la soluzione sembra obbligata. Cioè, trasferire il costo reale sostenuto per la liquidità in giacenza presso la BCE sui depositi di conto corrente. Cioè sui risparmi di famiglia. Chi ha 5.000 o 100.000 euro come può evitare che i tassi negativi svalutino i sacrifici di una vita?
Come le banche, individuare la liquidità in eccesso e diversificare
Esattamente come le aziende del credito, bisognerà individuare la giacenza minima da mantenere sul conto, tarata sui nostri consumi. Si terrà poi presente quella che sarà la soglia del tasso negativo e si valuteranno eventuali conti depositi o certificati di risparmio. La liquidità in questo caso sarà vincolata per il tempo del vincolo. Chiaramente, questa sembra essere la soluzione “specchio” di un conto corrente in quanto al famoso binomio rischio/rendimento. Da intendere quale basso/basso (rendimento molto basso anche 0,10%). Probabilmente, però, i tassi netti e reali saranno comunque negativi per via delle spese, i bolli, ecc. L’alternativa? Una diversificazione di portafoglio consapevole e coerente con il proprio profilo MIFID.
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