Per andare in pensione in Italia un lavoratore, oltre al requisito dell’età, deve in genere rispettare pure un altro requisito. Parliamo di quello dell’anzianità contributiva. C’è inoltre una proporzionalità diretta tra l’ammontare dei contributi previdenziali versati e l’importo della pensione riconosciuto.
Il caso più comune, che porta al ritiro dal lavoro, è quello che corrisponde al raggiungimento dei 67 anni di età. Quando, cioè, con almeno 20 anni di contributi versati si può accedere alla pensione INPS di vecchiaia. Con le misure di pensionamento anticipato, invece, si abbassa il requisito dell’età, ma si alza quello dell’anzianità contributiva. Per esempio, con l’attuale Quota 202 l’età scende a 64 anni per l’accesso alla pensione anticipata. Ma servono ben 38 anni di contributi previdenziali versati. Ed allora cosa accade, invece, quando l’anzianità contributiva è molto bassa?
Ci sono degli scivoli pensionistici che permettono, comunque, di accedere alla pensione pubblica? Vediamo allora di chiarire questo importante aspetto. Anche perché, per esempio, con 10 anni di contributi versati l’accesso alla pensione è possibile. Ma comunque non per tutti.
Chi ha 10 anni di contributi INPS versati ha diritto alla pensione?
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Nel dettaglio, a 67 anni di età con 10 anni di contributi versati, per quanto detto, l’assegno INPS di vecchiaia non è accessibile. Ed in tal caso la strada per la pensione porta ad un innalzamento del requisito anagrafico a 71 anni. Ciò al fine di prendere la pensione di vecchiaia contributiva che richiede un minimo di cinque anni di contributi effettivi versati.
Inoltre, per chi ha 10 anni di contributi INPS versati, ma è in una condizione di disagio economico, a 67 anni di età c’è l’accesso ad una misura assistenziale. Una misura per la quale, tra l’altro, non c’è alcun requisito da rispettare sull’anzianità contributiva. Si tratta, nello specifico, dell’assegno sociale che, per il 2022, è pari a 468,28 euro mensili pagati per 13 mensilità.
La pensione con 5 anni di contributi per chi non può svolgere alcuna attività lavorativa
Non 10, ma solo 5 anni di contributi INPS versati, inoltre, bastano per l’accesso alla pensione di inabilità. Ovverosia alla pensione riconosciuta quando, previo accertamento, il cittadino non può svolgere alcuna attività lavorativa. Ma a patto che tre anni di contributi previdenziali siano stati versati nei cinque anni precedenti la presentazione della domanda.
Nel rispetto dei requisiti richiesti, la pensione di inabilità è concessa dall’INPS non solo ai lavoratori dipendenti ed agli iscritti alla Gestione Separata, ma anche ai lavoratori autonomi. E quindi agli artigiani ed ai commercianti. Ai mezzadri, ai coloni e pure ai coltivatori diretti.
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