Chi era Enrico Cuccia di Mediobanca e come aveva guadagnato i soldi che costituivano il suo impero finanziario

Enrico Cuccia-Foto da imagoeconomica

Non solo famoso banchiere italiano, ma anche figura di spicco della scena finanziaria della seconda metà del ‘900. Da molti considerato una delle figure più importanti dell’intero dopoguerra, ecco in che modo ha messo in piedi un patrimonio.

Enrico Cuccia ha avuto la responsabilità di Mediobanca, in modo costante e continuativo, sin dalla sua fondazione nel 1946. Portò avanti questo ruolo con grande intelligenza e impegno fino alla propria morte, che lo colse all’età di 92 anni, mentre era ancora nel pieno controllo delle proprie mansioni. È raro trovare una personalità economica che abbia avuto il peso e la continuità di questo personaggio. Dunque, ecco chi era Enrico Cuccia di Mediobanca e in quale modo è riuscito a mettere in piedi un impero economico ed essere protagonista della scena finanziaria. Sempre in contatto strettissimo con la Banca d’Italia, la FIAT ed altri istituti di credito statunitensi, Cuccia a saputo tessere una rete di rapporti a livello internazionale. La sua influenza ha saputo reggere e supportare l’industria italiana nell’epoca in cui è stata grande e rinomata nel Mondo, fino al momento della sua crisi.

Chi era Enrico Cuccia di Mediobanca e quale eredità ci hanno lasciato

Comprendere in ogni aspetto le motivazioni dell’agire e delle idee di Enrico Cuccia è cosa complessa, così come lo è l’intero scenario della rete bancaria. Non si possono capire neppure i meccanismi di Mediobanca, se non si entra nel merito di quella che fu la crisi bancaria degli anni 30, che ha comportato il fallimento di quasi tutti i grandi Istituti. Mediobanca, infatti, nasce nel dopoguerra con l’idea di essere uno strumento di supporto per le realtà industriali italiane, ma senza commettere gli errori che avevano provocato la crisi. L’eredità che ci lascia Enrico Cuccia è certamente la codifica della sua gestione, che andrebbe studiata nei dettagli, punto per punto, al fine di replicarne la stabilità.

Qual era la forza

La forza di Enrico Cuccia e di Mediobanca risiede infatti nella memoria storica. Il banchiere, infatti, possedeva una conoscenza profondissima di quelli che erano i problemi del capitalismo italiano nella prima metà del secolo. La storia di Mediobanca, di cui è stato responsabile per tutta la vita, è la storia di un sistema che non ha conosciuto crisi. Una delle transazioni più eccezionali gestite da Cuccia e Mediobanca fu la scalata dell’ ENI alla Montedison nel 1968. La strategia di Cuccia era quella di acquisire una serie di partecipazioni incrociate dei maggiori gruppi industriali del Paese. Ciò garantiva alla banca il controllo fattuale degli stessi.

Come Enrico Cuccia ha guadagnato i soldi del suo patrimonio

Uomo di straordinario ingegno e di grande passione civile. Si fece valere anche tra le file della Resistenza, conduceva una vita morigerata, in un appartamento in affitto. Eppure stiamo parlando dell’uomo che ha diretto alcune delle più importanti operazioni finanziarie del secolo scorso. Ed ha avuto l’intelligenza di farlo restando nascosto nei suoi uffici, senza mai farsi notare o suscitare clamore. Fu encomiato anche da Mussolini, per un suo rapporto circa operazioni illecite locali con gli scambi valutari. I rapporti interpersonali furono sempre la chiave del successo sociale di Enrico Cuccia. Questo e molto altro, permisero a Cuccia di accumulare un patrimonio del valore complessivo di 1 milione di euro.

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