Chi è il conducente abituale di un veicolo e cosa cambia per la stipula e risarcimento RC Auto

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Quando si verifica un incidente stradale, per esempio tra due auto, spesso entrambi i conducenti ritengono di avere ragione. Ragion per cui solo con i rilievi sul posto della Polizia municipale si potrà risalire a chi ha davvero la colpa. Anche perché spesso, in realtà, le responsabilità sono ripartite rientrando, nella fattispecie, nel cosiddetto concorso di colpa.

Pur tuttavia, per la liquidazione del sinistro, ci sono tanti aspetti da valutare. Aspetti che, tra l’altro, possono portare la compagnia di assicurazione a non risarcire il danno. Questo se, in realtà, il sinistro si è verificato in assenza del rispetto di tutte le condizioni previste dal contratto RC Auto. Vediamo allora di chiarire questo aspetto a partire da chi guida l’auto e da chi può guidarla mantenendo in essere la copertura assicurativa.

Chi è il conducente abituale di un veicolo e cosa cambia per la stipula e risarcimento RC Auto

Al riguardo c’è da dire, prima di tutto, che ai sensi di Legge il proprietario del veicolo e l’assicurato possono anche non coincidere. In altre parole, il conducente dell’auto può essere il proprietario del mezzo. Mentre la polizza, per esempio, è intestata a un familiare.

Detto questo, pur tuttavia, c’è da rispondere a una domanda. Ovverosia, chi è il conducente abituale di un veicolo? La domanda è d’obbligo in quanto in fase di stipula dell’RC Auto bisogna fare proprio attenzione alla formula di guida scelta.

Per esempio, se la polizza auto viene sottoscritta con la formula di guida esclusiva, allora sono guai. Se, per esempio, a causare il sinistro è un amico al quale è stata prestata l’auto. Non a caso, le RC Auto con la guida esclusiva costano meno rispetto a quelle per le quali, invece, è ammessa la guida libera. Ovverosia, da parte pure di persone che sono diverse da quella che ha stipulato il contratto di responsabilità civile.

Stipula RC Auto dalla guida libera a quella esclusiva, passando per la guida esperta

Quindi, per la stipula e risarcimento RC Auto, l’indicazione o meno del conducente abituale può fare davvero la differenza. Anche perché le compagnie assicurative calibrano l’importo del premio da pagare proprio in ragione di chi usa l’auto o di chi la usa più di frequente. Per esempio, ci sono pure le RC Auto a guida esperta. Ovverosia, per semplificare, quando a guidare l’auto non è un 18enne, ma una persona con la patente di guida già da parecchi anni.

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Pagherà 6.000 euro di multa e verrà condotto in ospedale per accertamenti il conducente del veicolo per questa violazione del Codice della Strada

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