Un risultato storico quello del weekend appena trascorso. Il Partito Democratico ha eletto il suo segretario e il risultato è stato davvero sorprendente. Due i contendenti in lizza, Stefano Bonaccini, Presidente dell’Emilia Romagna, ed Elena “Elly” Schlein, eletta deputata, nella stessa Regione, alle ultime elezioni. Chi ha vinto, ormai è noto. Chi sia invece la Schlein, meno. Andiamo allora a scoprirlo insieme.
Nata in Svizzera da padre americano e madre italiana. Tre cittadinanze, ma la ferma volontà di servire l’Italia. Elly Schlein ha vinto le elezioni del Partito Democratico e sarà il primo segretario donna della storia del principale partito di sinistra.
Una ventata di freschezza che in molti si auguravano. I voti dei gazebo a migliaia sparsi per la penisola sono stati decisivi per la sua elezione. Infatti, tra gli iscritti al Pd, la preferenza era ricaduta su Bonaccini. Le urne di domenica hanno cambiato tutto e dato un forte segnale di svolta, per quella che si preannuncia una battaglia tutta al femminile. Da una parte Giorgia Meloni, neo Presidente del Consiglio, dall’altra lei, Elly Schlein, il nuovo che avanza.
Chi è dunque la Schlein
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Nasce in Svizzera, nel 1985. Il padre statunitense, all’epoca, era professore emerito di Scienze Politiche presso l’Università di Lugano. La madre, invece, lavorava nello stesso ambito come professoressa universitaria di diritto pubblico comparato all’Università dell’Insubria. Una sorta di destino inevitabile quello della politica.
Se poi pensiamo che ha conseguito la laurea a Bologna, nel 2011, alla Facoltà di Giurisprudenza, il primo cerchio si chiude. Una delle città simbolo della sinistra italiana, in cui la Schlein inizia la sua attività politica, concentrando il suo sguardo su migranti e classi deboli.
Nel 2013, dopo la nascita del Governo Letta, lancia l’iniziativa OccupyPd, un movimento giovanile nato per ribadire i valori del partito, inquinato da lotte interne e perdita d’identità. È il suo battesimo politico. L’ascesa, da quel momento, sarà vorticosa, con l’elezione all’Europarlamento nel 2014, ma è il 2015 l’anno fondamentale. In totale opposizione alla linea renziana, si dimette da militante del Pd, per cominciare l’avventura con Possibile, formazione di sinistra, fondata da Giuseppe Civati.
Chi è e quanto guadagna Elly Schlein, che è stata eletta come nuovo segretario del Partito Democratico
Nel 2020 viene eletta alle Regionali in Emilia Romagna con più di 22mila voti, record storico per una candidata di lista. Diventa vice Presidente e, coincidenza davvero singolare, sarà proprio Stefano Bonaccini a vincere quell’elezione, diventando Presidente della Regione simbolo del Pd. Circa tre anni dopo, si sono ritrovati rivali per l’ambita poltrona di segretario e la Schlein ha vinto, aprendo una nuova era.
Come spesso accade in questi casi, c’è una curiosità quasi morbosa per capire quanto potrebbe guadagnare una “politica di professione”. Se guardiamo la sua ultima dichiarazione dei redditi, quella del 2021, quando ancora non era in Parlamento, il dato lordo dice 88mila euro. Entrando nel dettaglio dei guadagni complessivi della sua carriera politica, da deputata ha ricevuto circa 14mila euro al mese. Invece, da europarlamentare la cifra varia da un minimo di 16mila euro a un massimo di 19mila. L’oscillazione è dovuta alle presenze alle diverse sedute in programma.
Con la nuova carica, probabilmente non avrà uno stipendio, quindi dovrebbe proseguire con l’indennità parlamentare. Una buona cifra, indubbiamente, ma se pensiamo alle responsabilità che avrà da oggi in poi, possiamo tranquillamente affermare che non verrà criticata per il suo stipendio. A maggior ragione se svolgerà al meglio il suo incarico. Abbiamo visto chi è e quanto guadagna Elly Schlein, la nuova speranza della sinistra italiana.