Anche se nel passato lavorare dopo il pensionamento non era sempre consentito, il divieto di cumulo tra redditi da lavoro e da pensione è venuto meno. Per la generalità delle misure di pensionamento almeno. Perché ce ne sono alcune che pongono ancora il divieto e per chi non lo rispetta la pena è la sospensione del trattamento previdenziale. In questo articolo cercheremo di capire se chi è andato in pensione può continuare a lavorare oppure no.
Le misure con divieto di cumulo
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Come abbiamo detto in apertura ci sono misure che espressamente prevedono il divieto di cumulo. Come ad esempio la Quota 100 e la Quota 102. Per chi si pensiona con una di queste due misure il divieto riguarda tutti i redditi da lavoro sia autonomo che dipendente. E fino al compimento dei 67 anni. L’unica eccezione è il lavoro autonomo occasionale nel limite dei 5.000 euro l’anno. A tal proposito si è espressa anche la Corte Costituzionale affermando che il divieto di cumulo non è incostituzionale.
Ma anche la Quota 41 prevede un divieto in tal senso, anche se meno marcato. Il divieto, accedendo con 41 anni di contributi, è fino all’ipotetico raggiungimento del requisito di accesso alla pensione anticipata. Di 1 anno e 10 mesi per gli uomini, 10 mesi per le donne. Ovvero solo per l’anticipo che permette dalla misura ordinaria.
Nessun vincolo in altri casi
Tutte le altre misure, invece, permettono tranquillamente il cumulo con i redditi da lavoro. E questo significa che è possibile riprendere l’attività lavorativa dopo il pensionamento. Parliamo di riprendere perché, almeno per i lavoratori dipendenti è richiesta la cessazione dell’attività lavorativa per la decorrenza della pensione.
Di fatto per chi svolge lavoro subordinato è obbligatorio smettere di lavorare per avere diritto alla liquidazione della pensione. Ma dopo nulla vieta di avviare altra attività lavorativa. Riprendere per lo stesso datore di lavoro e alle stesse condizioni, infatti, potrebbe essere sospetto. E l’INPS potrebbe vederci un licenziamento falso ai fini di vedersi liquidare la pensione.
Chi è andato in pensione può continuare a lavorare?
Ma allora, in quali casi è possibile andare in pensione continuando a lavorare? Al lavoratore autonomo, ad esempio, non è richiesta la cessazione dell’attività lavorativa. E di fatto, quindi, può presentare domanda di pensione anche senza chiudere la partita IVA. Il lavoro, anche senza alcuna interruzione può proseguire anche dopo il pensionamento.
Anche se il lavoro dopo la pensione, sia per autonomi che per i dipendenti, non comporta decurtazioni all’assegno mensile, bisogna fare attenzione. I redditi da lavoro e quelli da pensione si cumula nel determinare il reddito imponibile. E questo potrebbe voler dire pagare un maggior numero di tasse e vedersi applicare una aliquota IRPEF maggiore.
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