Quando una persona muore, i suoi debiti non scompaiono automaticamente. Al contrario, si trasmettono ai suoi eredi. Ma chi deve pagare i debiti ereditari? In questo articolo, esploreremo le regole generali per la ripartizione dei debiti ereditari tra gli eredi, e suggeriremo anche cosa fare se non si hanno i soldi per pagare le imposte di successione.
La ripartizione pro quota
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In genere, i debiti ereditari lasciati dal de cuius vengono suddivisi tra gli eredi in proporzione alla loro quota ereditaria. Ciò significa che ciascun erede pagherà una porzione dei debiti ereditari in base alla quota che ha ereditato. Ad esempio, se ci sono tre eredi e uno ha ereditato il 50% dell’asse ereditario, un altro il 30% e l’altro il 20%, allora i debiti ereditari saranno suddivisi in modo corrispondente.
Pesi diversi
Tuttavia, in alcuni casi il de cuius può indicare che alcuni debiti debbano essere pagati in modo diverso. Ad esempio, il de cuius potrebbe indicare che un debito specifico debba essere pagato da un particolare erede o che un debito debba essere pagato in una certa proporzione. In tal caso, la ripartizione dei debiti ereditari potrebbe essere diversa dalla ripartizione pro quota.
Il diritto di rivalsa
In generale, un coerede non è obbligato a pagare più della propria quota di debiti ereditari. Tuttavia, c’è un’eccezione importante: il Fisco. Se ci sono imposte di successione da pagare, il Fisco può richiedere il pagamento del totale delle imposte di successione anche ad un singolo coerede. In questo caso, il coerede che ha pagato la quota di debiti del Fisco ha il diritto di rivalsa sui coeredi restanti per il recupero della loro parte di debiti. Questo privilegio, non spettante normalmente ad altri creditori, viene accordato al Fisco in considerazione della particolare funzione pubblica ricoperta dalla imposizione fiscale. Ma questo si verifica anche per evitare la complicazione al Fisco di dover comprendere quale sia la quota di debiti a carico dei singolo coerede, e che potrebbe anche essere diversa dalla quota ereditaria.
I debiti si pagano anche con il proprio patrimonio
Normalmente, l’erede deve pagare i debiti anche oltre l’attivo lasciato in eredità, quindi rischiando di dover pagare debiti anche con il proprio patrimonio. Questo si verifica perchè l’eredità si fonde con il patrimonio dell’erede. Per evitare di dover pagare oltre la componente attiva del patrimonio del de cuius, nel caso il passivo superi l’attivo, si deve scegliere la procedura di accettazione con beneficio d’inventario. Va inoltre ricordato che eventuali sanzioni verso enti pubblici, si estinguono con la morte del de cuius e non possono essere considerate a carico degli eredi. Qualora il Fisco ponesse, ad esempio, a carico degli eredi eventuali sanzioni per imposte a suo tempo non pagate dal de cuius, tali sanzioni non dovrebbero essere pagate dall’erede, ed andrebbero contestate. Rimanendo quindi a carico degli eredi solo l’importo dell’originaria imposta non pagata, ma non le sanzioni.
Cosa fare se non si hanno i soldi per pagare le imposte di successione?
Il Fisco in alcuni casi va saldato prima di entrare in possesso di certi asset. In particolare per i conti correnti o titoli depositati presso un Istituto di credito. La procedura bancaria, prima di sbloccare i conti e i depositi lasciati dal de cuius, solitamente domanda che le imposte ereditarie siano saldate prima. Cosa fare, quindi, se non si hanno i soldi necessari? In questo casa, ci si potrebbe mettere d’accordo con altri eventuali coeredi. Oppure si potrebbe domandare un finanziamento alla banca, di importo pari alle imposte da pagare. La banca, conoscendo la consistenza di conti correnti e titoli depositati presso la stessa, dovrebbe concederlo senza difficoltà. Sapendo che l’erede acquisirà poi comunque un attivo ovviamente superiore all’importo delle imposte da pagare, e quindi senza problemi di insolvenza.
Conclusioni. Chi deve pagare i debiti ereditari?
In sintesi, la ripartizione dei debiti ereditari tra gli eredi dipende dalla situazione specifica, ma di solito i debiti vengono suddivisi pro quota. Tuttavia, se il de cuius ha indicato pesi diversi, la ripartizione potrebbe essere differente. Infine, il Fisco ha il diritto di richiedere il pagamento dell’intero ammontare delle imposte di successione anche ad un singolo coerede, ma il coerede che le corrisponde, ha il diritto di rivalsa sui restanti coeredi per il recupero della loro quota.