Chi deve andare in pensione nel 2021 deve stare attento a queste scadenze se non vuole perdere l’assegno

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L’anno 2021 si presenta difficile e tortuoso come il nostro sistema previdenziale. Chi deve andare in pensione nel 2021 deve stare attento alle scadenze di marzo se non vuole perdere l’assegno. Molte forme previdenziale prevedono che la domanda deve essere presentata rispettando date specifiche. Esaminiamo le scadenze a cui fare attenzione per inviare la domanda in tempo ed evitare di perdere l’assegno pensionistico spettante.

Chi deve andare in pensione nel 2021 deve stare attento a queste scadenze se non vuole perdere l’assegno

Per alcune pensioni ci sono le finestre di presentazione domanda da rispettare.

Pensione lavoratori precoci quota 41: la domanda del riconoscimento del beneficio deve essere presentata entro il 1° marzo di ciascun anno. Se l’INPS dopo il controllo, dà esito positivo è possibile presentare la domanda di pensione anticipata. Le domande presentate successivamente al 1° marzo e non oltre il 30 novembre, sono considerate solo se residuino i fondi disponibili.

Ape Sociale: la domanda del riconoscimento dei requisiti di accesso deve essere presentata entro il 31 marzo 2021. La seconda finestra possibile è il 15 luglio 2021 e, infine, è possibile presentare la domanda non oltre il 30 novembre. Le domande presentate entro il 30 novembre sono considerate in base alla rimanenza dei fondi disponibili.

Nona Salvaguardia: la prima domanda per il riconoscimento del diritto alla pensione in salvaguardia deve essere presentata entro il 2 marzo 2021; pena la decadenza del diritto. La seconda domanda consente l’accesso alla pensione. Le due domande possono essere presentate anche contemporaneamente.

Pensione Quota 100: c’è tempo fino al 31 dicembre 2021 per presentare domanda con questa misura. La Quota 100 termina il trimestre sperimentale a fine di quest’anno, e secondo le direttive dell’attuale Governo non sarà rinnovata.

Le scadenze da rispettare

Tutte le altre misure pensionistiche: pensione anticipata, pensione di vecchiaia, pensione anticipata contributiva, non hanno finestre di uscita vincolanti da rispettare.

Fatta eccezione del personale del comparto scuola, che segue le direttive del MIUR.

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