Una spezia dalle origine antichissime, si coltiva in tutto il bacino del Mediterraneo. Già conosciuta dagli antichi greci, che ne sfruttavano le virtù medicinali e la utilizzavano per insaporire gli alimenti.
Questa spezia è ricavata da una pianta erbacea annuale, dai fiori di colore bianco o giallo, che prende il nome di Pimpinella Anisum. I semi ricordano molto quelli del girasole, si raccolgono in estate e fatti seccare al sole.
Facciamo attenzione a non confondere le spezie
Ecco che parliamo di una spezia molto amata, l’anice, con il suo profumo dolce e aromatico. Ricorda molto quello della menta e del finocchio.
Spesso pensiamo che l’anice verde o comune, appena descritto, e l’anice stellato, siano la stessa spezia.
In realtà non è così. L’anice stellato, ha origine asiatiche, in particolare proviene dalla Cina. Ha la tipica forma di stella a 8 o 12 punte.
Esiste anche una terza tipologia di anice, chiamato anice pepato. Ha un sapore molto aromatico e piccante.
Chi ci regala questa spezia non sa che sta aiutando il nostro intestino
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L’anice comune viene utilizzato in cucina per insaporire ed esaltare piatti dolci e salati.
Ma è anche utilizzato per il benessere del corpo, grazie alle sue proprietà curative.
Infatti chi ci regala questa spezia non sa che sta aiutando il nostro intestino. Proprio così, l’anice comune è molto utilizzato in caso di problemi digestivi. I suoi semi contengono l’anetolo che rilassa la muscolatura dell’intestino e contrasta la formazione di gas. Quindi aiuta la digestione, è un rimedio per curare il colon irritabile e il meteorismo intestinale.
Per ottenere un ottimo infuso digestivo, basta mettere un cucchiaino di semi di anice in 200 ml di acqua bollente e lasciare in infusione per 15 minuti. In seguito, filtrare e bere.
Se non abbiamo il tempo di preparare l’infuso, subito dopo i pasti possiamo masticare i semi di anice. Questo metodo aiuta la digestione e profuma l’alito.