Una piccola macchia sul soffitto fa sempre pensare al peggio. Infatti, un’infiltrazione d’acqua inizialmente non ha sintomi troppo evidenti. Ma col passare del tempo la piccola macchia si allarga. La situazione si aggrava quando dal tetto comincia a cadere acqua e quando l’intonaco si rompe o cade sul pavimento.
Una perdita se trascurata può diventare un problema serio e costoso. Ecco dunque chi bisogna chiamare per un’infiltrazione d’acqua e come stabilire la responsabilità. Ovviamente se si vive in una casa unifamiliare ci si deve occupare totalmente dei costi della manutenzione. Quando invece si vive in appartamento ci sono delle variabili da considerare per stabilire chi si occuperà del danno.
Quindi, la prima cosa da fare è chiamare dei tecnici specializzati. Questi effettueranno un sopralluogo e daranno una valutazione del danno, cercando di capire le cause, e proporranno come rimediare. I tecnici sono anche quelli che stabiliscono a chi tocca occuparsi di pagare il lavoro. Nel caso di perdite d’acqua condominiali, la riparazione dovrà essere pagata dall’intero condominio.
Chi chiamare per un’infiltrazione d’acqua e come stabilire la responsabilità
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Per stabilire effettivamente chi sia responsabile della perdita si usano due strumenti. Uno è la videoispezione e l’altra la termografia. La prima consente di vedere in che condizioni sono i condotti e le tubature. Quindi si capirà se il problema è la rottura di un tubo, un’ostruzione e così via. L’analisi termografica, invece, permette di rilevare la presenza di umidità attraverso il calore. In questo modo non c’è più bisogno di spaccare le pareti.
Una volta capito il danno, tramite la perizia si stabilisce chi pagherà i danni e i lavori. Per esempio, quando l’infiltrazione proviene da un terrazzo di proprietà, il proprietario pagherà il risarcimento. Secondo il Codice Civile all’articolo 2051, chi ha la custodia o la proprietà del bene che ha recato danni a terzi deve pagare. Quindi infiltrazioni derivate da tubature condominiali e mura perimetrali, devono essere pagate dal condominio. Contrariamente, se le tubature appartengono a un privato questo deve pagare. Può non farlo solo se dimostra che il danno è stato casuale. Tuttavia non è una scusa dire che le tubature erano mal messe già prima dell’acquisto dell’immobile. Questa regola vale solitamente anche per gli inquilini in affitto.
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