Quando si inizia una terapia farmacologica, non bisogna rispettare solo orari e somministrazioni. Un ruolo importante ai fini della buona riuscita della cura l’hanno anche i cibi.
Cibi e bevande che decidiamo di mettere sulla nostra tavola, infatti, possono influire, e a volte anche ostacolare, l’azione del farmaco che stiamo assumendo.
In sostanza gli alimenti possono incidere sull’assorbimento del farmaco, sulla sua escrezione, renderlo inefficace o addirittura potenziarne la tossicità o un effetto collaterale indesiderato.
Le uova, ad esempio, sono un alimento che, in alcuni casi, può creare problemi di interazione con alcuni medicinali. Ed è per questo che chi assume questi farmaci non dovrebbe consumare uova per non compromettere la cura.
Il discorso è molto simile anche nel caso di alcuni frutti. Oltre agli agrumi, noti per interferire con diversi farmaci, esistono anche frutti di stagione che possono creare problemi. Un esempio è il frutto simbolo di questa stagione, la melagrana.
Proprio questo frutto, infatti, potrebbe interferire con alcuni medicinali per la cura della pressione alta, ma non solo. Potrebbero verificarsi problemi anche in caso di assunzione di specifici anticoagulanti, farmaci per la cura di diabete o di disturbi cardiovascolari. Scopriamo più nel dettaglio quali sono questi farmaci.
Chi assume questi farmaci per la pressione e non solo dovrebbe fare attenzione a questo frutto autunnale
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La melagrana è uno dei frutti tipici di questa stagione. Ha innumerevoli proprietà benefiche, ed è ricca di fibre, vitamine e sali minerali.
La melagrana, grazie all’alto contenuto di fibre, aiuta la digestione e l’intestino. Inoltre il suo consumo regolare apporterebbe benefici anche sul controllo del colesterolo e del diabete, oltre che alla circolazione e al rafforzamento delle difese immunitarie.
Proteggerebbe anche da alcuni tumori
Mangiare la melagrana proteggerebbe anche da alcuni tumori, nello specifico quello della prostata e dai linfomi. In più apporterebbe effetti benefici contro l’iperplasia prostatica benigna. Infatti l’abbiamo definito “il frutto con i superpoteri”, e abbiamo descritto approfonditamente i vantaggi che porta all’organismo.
Possibile interazione con questi farmaci
Nonostante gli innumerevoli effetti benefici riconosciuti sull’organismo, chi assume alcuni farmaci dovrebbe fare attenzione a consumare questo frutto. Come riporta Humanitas Research Hospital, la melagrana potrebbe interferire con i farmaci antipertensivi, ma non solo. Anche con gli ACE inibitori, con rosuvastatina, warfarin, tolbutamide e con la carbamazepina. Ecco perché chi assume questi farmaci per la pressione e non solo dovrebbe fare attenzione a questo frutto autunnale.
Ricordiamo che queste indicazioni non sostituiscono il parere di un medico. Per la nostra sicurezza, consultiamo e affidiamoci sempre al nostro medico di fiducia.