Con l’imminente cambio di stagione e l’arrivo della primavera, molte persone cominciano già a presentare i primi sintomi influenzali. Per contrastare questi ultimi, in base alla loro gravità, si possono assumere diversi farmaci, anche da banco. Ad esempio, per abbassare la febbre e contrastare il senso di malessere, potrebbero essere utili degli antipiretici. In caso di mal di gola, invece, potrebbero essere efficaci degli antinfiammatori che faciliterebbero anche la deglutizione.
Oppure, per liberare le vie aeree dalle secrezioni, si potrebbero assumere degli espettoranti orali.
In ogni caso, prima di acquistarli, è consigliato rivolgersi al proprio medico di fiducia o chiedere consiglio al farmacista. Tra i farmaci più utilizzati in queste situazioni, vi sono anche i cosiddetti decongestionanti nasali. Disponibili sottoforma di spray, pastiglie, sciroppi e così via, il loro compito sarebbe quello di liberare il naso chiuso (congestione nasale) e migliorare la respirazione.
Ma in cosa consistono questi medicinali e come agiscono?
Indice dei contenuti
I decongestionanti nasali, come detto pocanzi, sono dei farmaci solitamente utilizzati per alleviare i sintomi da congestionale nasale. La maggior parte di essi si può acquistare in farmacia senza prescrizione medica, anche se sarebbe sempre meglio chiedere un consulto.
Questo perché la congestione nasale potrebbe dipendere non soltanto dal raffreddore, ma anche da altre patologie che andrebbero trattate con cure specifiche. Infatti, potrebbe essere il sintomo della rinite allergica, della sinusite, oppure della presenza di polipi nasali. Una volta assunti, comunque, i decongestionanti agiscono restringendo i vasi sanguigni presenti nella mucosa interna del naso e riducendo l’afflusso locale di sangue. In questo modo, il gonfiore si attenua, le cavità nasali si liberano e l’aria ricomincia a fluire correttamente.
Tuttavia, chi assume decongestionanti nasali spray, in compresse o gocce, dovrebbe fare attenzione a questi effetti collaterali
L’Istituto Superiore di Sanità, in alcuni studi, avverte però che anche i decongestionanti nasali potrebbero provocare degli effetti indesiderati. Infatti, potrebbero comparire sonnolenza, mal di testa, irritazione del naso, irrequietezza, tachicardia o aumento della pressione arteriosa. In altri casi, invece, potrebbero presentarsi effetti collaterali più gravi, come allucinazioni e reazioni allergiche. Tuttavia, questi effetti in genere si verificano quando il medicinale viene assunto in dosi eccessive, rispetto a quelle consigliate, o per prolungati periodi di tempo.
Generalmente chi assume decongestionanti nasali dovrebbe farlo da 1 a 4 volte al giorno, per massimo una settimana, salvo diverse prescrizioni del medico.
Inoltre, quest’ultimo, dovrebbe essere avvisato anche nel caso in cui si assumano altri farmaci, come antidepressivi, antipiretici o antistaminici. Oppure nel caso in cui si soffra di ipertensione, ipertiroidismo, diabete, o di problemi al cuore, al fegato, ai reni o alla prostata.
Infine, si sconsiglia l’utilizzo di questi farmaci nei bambini di età inferiore ai 12 anni, o in caso di gravidanza o allattamento.