Le rose sono le piante che durante la stagione primaverile, ma anche oltre, ci regalano i fiori più belli e profumati. Ne esistono diverse varietà e possono essere coltivate sia in vaso che in piena terra. Sono piante rustiche e molto robuste che non necessitano di troppe cure: sarà sufficiente una potatura e alcune astuzie per contrastare eventuali parassiti. Le malattie, infatti, specialmente quelle trasmesse da virus e da minuscoli insetti, potrebbero colpire anche questa pianta. In molti tendono a combattere le infestazioni di afidi, ma non sono gli unici animali nemici delle nostre rose.
Quali scegliere
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Tra le rose più interessanti che possiamo coltivare troviamo le rose paesaggistiche, più semplici da fare crescere rispetto alle altre. Sono rose appositamente selezionate per essere più robuste e, soprattutto, per fiorire da maggio ad ottobre. Necessitano di meno acqua rispetto alle classiche rose e tendono ad ammalarsi di meno. Tra le varietà più apprezzate troviamo la Pink Bonica, la Cubana, ma anche la Sevillana. Queste piante saranno perfette per tutti coloro che sognano un giardino coloratissimo, ma non hanno né tempo né voglia di seguirlo quotidianamente.
Chi ama curare rose sane e rigogliose deve fare attenzione agli afidi e a questo parassita che potrebbe fare cadere i fiori
Le rose, specialmente le paesaggistiche, tendono ad essere abbastanza robuste rispetto ad altre piante. Tuttavia, come si scriveva, esistono alcuni parassiti che potrebbero irrimediabilmente danneggiarle. Tra questi fastidiosi esseri troviamo le tentredini, piccoli amanti delle foglie che andranno fermati da subito. Di solito si palesano nel periodo di tempo che va da maggio a fine giugno, proprio il momento della fioritura. Per la vera e propria invasione, invece, sarà necessario aspettare luglio. Dopo l’esaltazione nell’ammirare un piccolo bocciolo crescere, non vorremmo mai provare la delusione nel vederlo piegarsi su se stesso. Anche le foglie non saranno immuni da questo attacco e cominceranno ad arrotolarsi su loro stesse. L’una o l’altra conseguenza sono dovute a due diverse varietà di tentredini, Arge e Blennocampa. Di solito i primi si accaniscono sui boccioli, mentre i secondi più sulle foglie.
Cosa fare
Spesso si sente dire che l’unico modo per salvare le piante dalle infestazioni è la prevenzione. In questo caso non sarà così, dal momento che una vera e propria azione preventiva è impossibile. Bisognerà eliminare manualmente le larve e i germogli infestati nel caso delle Arge. Se l’attacco è fogliare, invece, sarà necessario staccare le foglie accartocciate. Tuttavia l’attacco delle tentredini tenderà a svanire entro la fine di luglio, lasciando il rosaio libero di ricominciare a produrre fiori e foglie. Ecco perché chi ama curare rose sane e rigogliose non dovrà abbassare la guardia tra maggio e luglio.
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