Si pensi all’ipotesi in cui si riceve una multa a casa in cui si contesta, ad esempio, la guida pericolosa. Tuttavia, siamo certi che la cosa è andata diversamente da quanto descritto dal vigile ed abbiamo un testimone che potrebbe confermarlo. In effetti, la manovra apparentemente strana, è da attribuirsi ad una buca a centro strada che abbiamo cercato di evitare. Pertanto, siamo decisi ad impugnare la contravvenzione, in quanto potremmo dimostrare che i fatti sono andati diversamente da quanto dichiarato dal pubblico ufficiale.
Tuttavia, ci sorge il dubbio e ci chiediamo: “che valore ha la dichiarazione di un testimone nel giudizio per l’annullamento di una multa?”. La questione, è stata recentemente affrontata in una sentenza del Giudice di Pace di Frosinone, la n. 545 del 2020. Essa, tuttavia, non è una sentenza caposcuola ma non fa altro che recepire la posizione della precedente giurisprudenza, formatasi sull’argomento. Tuttavia, il primo problema che si pone rispetto alla questione in discorso riguarda il valore che hanno le dichiarazioni del pubblico ufficiale verbalizzante.
Valore delle dichiarazioni del pubblico ufficiale
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In particolare, il verbale redatto dal pubblico ufficiale si compone di due parti. Una prima parte è costituita dalle circostanze accertate direttamente dal verbalizzante da lui percepite, attraverso i propri sensi, senza alcuna valutazione soggettiva. Quindi, la percezione del fatto, come ad esempio che un automobilista abbia attraversato l’incrocio con il rosso o abbia fatto un sorpasso. Ebbene, detti fatti fanno piena prova fino a querela di falso e non possono essere contestati con una semplice dichiarazione del trasgressore o di un testimone.
Questo significa che per scalfirle occorre procedere con un’ulteriore causa civile, che viene chiamata querela di falso. Essa è una procedura appositamente dedicata alla contestazione delle dichiarazioni di un pubblico ufficiale. Poi, c’è una seconda parte della dichiarazione, costituita dalle valutazioni del poliziotto che possono essere connotate da una maggiore imprecisione. Si pensi al caso di un eccesso di velocità rilevato senza autovelox. Dette valutazioni, possono essere contestate più facilmente in giudizio, anche a mezzo di prova testimoniale.
Un testimone può far annullare la multa?
Alla luce di quanto dedotto, alla domanda: “che valore ha la dichiarazione di un testimone nel giudizio per l’annullamento di una multa?”, si risponde come segue. Cioè, la prova testimoniale può essere utile per far annullare una multa ma soltanto per scalfire quelle dichiarazioni che costituiscano espressione di valutazione personale del verbalizzante. Infatti, nel caso deciso dalla sentenza indicata, la multa contestata è stata annullata, proprio grazie alle dichiarazioni del testimone, rese in udienza dinanzi al giudice. Sul punto la sentenza deduce: “la fede privilegiata del verbale non opera quando il vigile assiste a un accadimento repentino con i veicoli in corsa. Nel qual caso l’errore di percezione è possibile”.