Nel sistema previdenziale italiano in genere viene fissata una età massima di permanenza al lavoro. E proprio perché è quella massima, si chiama età pensionabile. Oggi nel 2022 questa età è fissata a 67 anni. E una delle principali misure pensionistiche, cioè la pensione di vecchiaia si completa proprio a 67 anni. Ma non è la sola misura che si completa a quella età. C’è chi si chiede che pensione si può prendere a 67 anni di età anche con pochi contributi, e la risposta è che le misure sono diverse, e con diversi requisiti.
Che pensione si può prendere a 67 anni di età anche con pochi contributi
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La pensione di vecchiaia in Italia è fissata a 67 anni di età. La contribuzione versata invece deve essere pari a 20. Proprio sulla pensione di vecchiaia è fissata la convenzionale età pensionabile di cui sempre si parla. Per chi è privo di contributi al 31 dicembre 1995, la combinazione minima prevista dei 67 anni di età e dei 20 anni di contributi non è sufficiente. La pensione deve essere pari ad almeno 1,5 volte l’assegno sociale. Ma va sottolineato il fatto che se 67 anni è il limite anagrafico, i 20 anni di contributi sono il limite contributivo. E in entrambi i casi sono soglie raramente derogabili.
Anche senza contributi i trattamenti non mancano
L’equiparazione delle uscite a 67 anni ha invaso anche la sfera assistenziale in capo all’INPS. E se c’è chi si chiede se chi ha 43 anni di contributi può andare in pensione, c’è chi si chiede come andare in pensione senza contributi. E la risposta non può che essere l’assegno sociale a 67 anni. Infatti, la misura consente di accedere ad una prestazione che pensione non può essere definita, ma che di fatto viene pagata dall’INPS mensilmente a chi non ha contributi versati. È la principale misura assistenziale liquidata dall’INPS a chi è senza contribuzione versata. Ma necessita anche di una componente reddituale, perché occorre non superare determinati redditi per poter essere inseriti dentro i limiti di questa misura.
Le pensioni in deroga ma sempre a 67 anni di età
Ogni qualvolta si parla di pensioni anticipate si parla di prestazioni che consentono le uscite prima dei 67 anni di età. È evidente che la linea di demarcazione restano i 67 anni di età. Quando invece è il requisito contributivo ad essere ridotto rispetto alla soglia dei 20 anni si parla di pensioni in deroga. Ed in effetti almeno 4 misure consentono di accedere alla quiescenza sempre a 67 anni, ma senza i 20 anni di contributi versati. Si tratta delle tre deroghe Amato e della cosiddetta opzione contributiva Dini. In tutti i casi sono strumenti che permettono il pensionamento a 67 anni ma con 15 anni di contributi versati.
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