Nonostante lo scivolone al termine dell’ultima seduta del mese di aprile (il FTSE Italia All-Share Banks Index ha registrato un ribasso di oltre il 3%) la perfomance mensile è stata di tutto rispetto con un guadagno del 4,29% portando a +17.4% il rialzo da inizio anno. I principali titoli bancari italiani, però, hanno sottoperformato l’indice di riferimento. Intesa Sanpaolo, infatti, ha guadagnato solo 0,72%, mentre Unicredit ha realizzato una performance del 3,04%. Viste queste condizioni al contorno, che mese di maggio sarà per Intesa Sanpaolo e Unicredit?
A maggio il principale istituto bancario italiano staccherà un dividendo di oltre il 6%: le indicazioni dell’analisi grafica
Indice dei contenuti
Il titolo Intesa Sanpaolo (MIL:ISP) ha chiuso la seduta del 28 aprile a 2,3845 €, in ribasso del 2,99% rispetto alla seduta precedente.
Come spiegato in un precedente articolo, le quotazioni di Intesa Sanpaolo potrebbero essere sostenute nelle settimane precedenti lo stacco del dividendo, dall’interessante rendimento che sarà superiore al 6%.
Al momento lo scenario sul titolo è molto incerto. Come si vede dal grafico, infatti, le quotazioni si stanno avvicinando all’importantissimo supporto in area 2,3285 €. Una chiusura settimanale sotto questo livello potrebbe aprire le porte verso l’obiettivo più probabile in area 2 €. L’eventuale rottura di questo livello, poi, potrebbe spingere ulteriormente al ribasso le quotazioni verso area 1,5 €.
I rialzisti, invece, potrebbero prendere il controllo della tendenza in corso nel caso di una chiusura settimanale superiore a 2,69 €. Da notare che questo livello già a inizio 2022 aveva spinto al ribasso le quotazioni di Intesa Sanpaolo.
Che mese di maggio sarà per Intesa Sanpaolo e Unicredit? Per quest’ultimo ci sono ottime prospettive di continuare al rialzo
Il titolo Unicredit (MIL:UCG) ha chiuso la seduta del 28 aprile in ribasso del 3,75% rispetto alla seduta precedente, a quota 17,94 €.
Per il titolo guidato da Orcel vale lo stesso discorso fatto per Intesa Sanpaolo. In questo caso il supporto da monitorare con estrema attenzione passa per area 17,1 €. I rialzisti, invece, potrebbero prendere il sopravvento nel caso di una chiusura settimanale superiore a 22,492 €.
In entrambi i casi gli obiettivi più probabili sono indicati in figura. In particolare, la linea continua indica quelli rialzisti e quella tratteggiata quelli dei ribassisti.