Forse ci saremmo aspettati non ci fosse più Julie Andrews, interprete magistrale di Mary Poppins nel 1964. Invece no, lei è viva e gode di buona salute e qualche giorno fa ha spento ottantasei candeline. Chi non c’è più è il piccolo Michael, fratello di Jane, enfant prodige del film di azione e animazione. Sveglio e scaltro, come pure la sorellina, il ruolo di Michael tocca a Matthew Garber nei panni del bambino tutto pepe. Vivace e con lo sguardo guizzante di curiosità e spirito di iniziativa.
Il destino del piccolo Michael
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La pellicola è un cult che non conosce l’oblio del tempo che passa. Più volte riproposto in TV, rimane una delle migliori produzioni di Walt Disney, che sceglie Julie Andrews e la ingaggia quando è incinta di tre mesi. La casa di produzione attenderà il parto prima di girare le scene grazie alla convinzione che nessun altro potesse interpretare al meglio il ruolo della tata speciale Mary Poppins. Intanto per capire che fine ha fatto il bambino Michael affondiamo lo sguardo nei dati di cui disponiamo sulla sua carriera e sulla sua vita privata.
Un’esistenza breve purtroppo perché la piccola peste di Mary Poppins muore a soli 21 anni. La causa rimane ancora incerta e ufficiosa. La versione disponibile e di dominio pubblico rende conto di una possibile pancreatite acuta. Così il giovane lascia la recitazione e la vita all’interno del Royal Free Hospital di Hampstead a Londra. Anni dopo il fratello naturale di Matthew dice alla stampa britannica che il giovanissimo avrebbe ingerito carne infetta durante un lungo viaggio in India. Qualche voce indiscreta osa anche parlare di possibili problemi legati all’uso di sostanze stupefacenti, ma i familiari non confermano mai tale supposizione. La giovane star se fosse in vita oggi avrebbe 66 anni.
Che fine ha fatto il bambino protagonista di uno dei più bei film Disney di sempre
Il movie vince cinque premi Oscar e rende celebri i due piccoli, forse troppo giovani per capire e portare sulla schiena tanto clamore e tale risonanza mondiale. Prima di Mary Poppins, Matthew recita in «Le tre vite della gatta Tomasina» e dopo in «Lo gnomo mobile» per la stessa regia del film sulla tata più insolita del Mondo. Un film fantastico che intercetta il pensiero dei piccoli ponendosi dal basso per osservare il composto e rigido mondo degli adulti. Atmosfera e stile di vita che ravvisiamo nel ruolo di papà George. Il banchiere ricco e autoritario molto ligio al dovere e castigato nell’osservanza poco libera di rigide regole di vita.
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