Quando si parla di mal di schiena o contratture si sentono spesso nominare tre figure: il fisioterapista, l’osteopata e il massoterapista. Tali professioni vengono spesso confuse traendo in errore molti consumatori. In questo articolo vedremo come distinguere fra le tre discipline. Tutti questi professionisti possono avere pazienti con patologie come ad esempio:
- dolori articolari (lombalgie, cervicalgie o scoliosi);
- mal di schiena, ernie e protusioni discali;
- sindrome del tunnel carpale.
Che differenza ci sarebbe fra fisioterapista, osteopata o massoterapista
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Il fisioterapista svolge una professione sanitaria. Si diventa tali solo conseguendo la laurea a cui possono seguire Master e specializzazione.
Fino a poco tempo fa per diventare osteopati si potevano seguire diversi percorsi formativi non di tipo universitario. L’abilitazione alla professione di osteopata, però, era concessa solo ai laureati in Medicina e chirurgia, Odontoiatria o Fisioterapia. Nel giugno 2021 il Governo Draghi, recependo l’accordo con la Conferenza Stato Regione del 2020 ha di fatto istituito la professione dell’osteopata. Si prevede inoltre l’istituzione di un corso di Laurea in Osteopatia. Per diventare massoterapisti, invece, occorre frequentare un corso di formazione certificato e conseguire un attestato di qualifica di operatore di interesse sanitario. Non occorre la laurea.
Chi è il fisioterapista?
Il d.m. 741/94 ne definisce l’attività come la prevenzione, la cura e riabilitazione in diverse aree.
Quindi questo professionista può svolgere una fisioterapia muscoloscheletrica, diretta a far recuperare la motricità ad esempio dopo una frattura. L’intervento può essere anche preventivo come nel caso della fisioterapia sportiva. Sempre i fisioterapisti si possono occupare di riabilitazione neurologica come accade, ad esempio, dopo un ictus.
La riabilitazione linfatica o cardiovascolare e respiratoria per migliorare patologie o malfunzionamenti a carico del sistema linfatico o cardio-respiratorie.
Infine la riabilitazione perineale che tratta le disfunzione del pavimento pelvico.
Chi è l’osteopata?
Secondo il D.P.R. 131/2021, l’osteopata è un professionista sanitario con una laurea triennale universitaria o titolo equipollente. Inoltre è iscritto all’albo professionale. In attesa che si istituisca il corso di laurea, l’albo etc., possiamo dire che l’osteopata si avvale della terapia manuale per prevenire e curare alcuni disturbi. Fra questi annoveriamo anche il reflusso gastroesofageo.
Chi è il massoterapista?
Si tratta di un operatore che svolge una professione di interesse sanitario. Deve, cioè, svolgere la propria attività sotto la direzione medica e in strutture autorizzate. Quest’operatore utilizza la terapia manuale per lenire il dolore o migliorare la circolazione, ad esempio. Manipola i tessuti molli e le articolazioni.
Differenze fra fisioterapista e osteopatia
Il fisioterapista lavora sulle aree dove sorge il problema, l’osteopata non lavora sulla zona dolente o con patologia. Quest’ultimo ha un approccio più globale, lavorando sulle cause del problema e partendo dal presupposto che il corpo abbia la possibilità dell’autoguarigione. Il fisioterapista può avvalersi anche di alcuni strumenti elettromedicali come per la tecarterapia. L’osteopata effettua solo la terapia manuale. Quest’ultima non interviene su processi neurologici, come ad esempio per una riabilitazione post-ischemia.
Differenza fra fisioterapista e massoterapista
Mentre il fisioterapista può essere anche massoterapista, non è vero il contrario. Un massoterapista, però, può lavorare in team e secondo le indicazioni del fisioterapista.
Ecco quindi, alcune linee guida per capire che differenza ci sarebbe fra fisioterapista, osteopata o massoterapista.
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