Quota 100 prima e poi Quota 102. L’APE sociale, opzione donna, deroghe Amato. Sono alcuni dei nomi di misure familiari a tanti lavoratori che quotidianamente si interfacciano col sistema pensionistico. E sono tutte misure di pensionamento anticipato. Ma la pensione anticipata secondo le regole previdenziali è una sola. Ed è l’alternativa alla pensione di vecchiaia ordinaria. Pensione anticipata e pensione di vecchiaia sono i due pilastri del sistema. Ma si tratta di misure nettamente differenti tra loro.
Che differenza c’è tra pensione di vecchiaia e pensione anticipata e come usarle
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Nel sistema italiano quando si parla di età pensionabile si fa riferimento alla pensione di vecchiaia. Ed è fissata a 67 anni di età. Infatti nel 2022 servono 67 anni di età per accedere alla pensione di vecchiaia ordinaria. E servono pure 20 anni di contributi previdenziali versati. Infatti senza questa carriera se non si rientra in deroghe e misure di salvaguardia, i 67 anni non bastano. Come si fa a sapere quanti contributi si hanno? La domanda è comune a chi deve andare in pensione con la quiescenza di vecchiaia ma anche per chi deve andare in pensione con le anticipate. Verificare all’INPS tramite l’estratto conto dei contributi è fondamentale.
La pensione anticipata sempre con calcolo misto, la vecchiaia non sempre
Chi è uscito o esce dal lavoro con 42 anni e 10 mesi di contributi versati non ha da temere nulla a livello di calcolo della prestazione. Infatti per le anticipate il calcolo è quello misto. Chi oggi ha 42 anni e 10 mesi di contributi versati non può aver iniziato a lavorare dopo il 1996 per evidenti questioni temporali. Il calcolo misto consente di arrivare all’assegno previdenziale sia con la quota retributiva che contributiva. Chi ha versato almeno 18 anni di contributi prima del 1996 potrà andare in pensione con un calcolo retributivo fino al 2012 mentre contributivo per gli anni successivi.
Chi ha una carriera inferiore a 18 anni prima del 1996 invece, ricade nel calcolo contributivo a partire proprio dal 1996. Le pensioni di vecchiaia sono calcolate con il sistema misto allo stesso modo. Ma con solo 20 anni di contribuzione non mancano quelli che hanno la pensione calcolata solo con il contributivo. Sono quelli il cui primo versamento è successivo al 31 dicembre 1995.
Vantaggi e svantaggi delle due misure
Chi si chiede che differenza c’è tra pensione di vecchiaia e pensione anticipata deve sapere che tutto dipende dai requisiti e dalle platee dei beneficiari. La pensione anticipata prevede una carriera nettamente più lunga delle pensioni di vecchiaia. Ma si tratta di una pensione che non ha assolutamente limiti di età e quindi ha un solo requisito fondamentale che è quello della contribuzione versata. Serve però che almeno 35 anni di contributi devono essere effettivi di lavoro e quindi neutri dal punto di vista della contribuzione figurativa da disoccupazione o malattia.
Raggiunta la soglia dei contributi necessari nulla vieta al lavoratore di andare in pensione. Con la pensione di vecchiaia invece per chi non ha contributi versati prima del 1996, può capitare di non avere diritto ad accedere alla quiescenza nonostante i 67 anni di età compiuti. Infatti per la pensione di vecchiaia per i contributivi puri oltre ai 67 anni di età e ai 20 anni di contributi versati, serve anche che la pensione sia pari a 1,5 volte l’assegno sociale.
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