Cervello giovane e attivo contro l’Alzheimer grazie a questi frutti che spesso ignoriamo al supermercato

demenza senile

Con l’avanzare dell’età c’è un rischio sempre maggiore di incorrere in diverse malattie, come la demenza senile e l’Alzheimer. Per quanto riguarda l’Alzheimer si tratta di una malattia incurabile che per lo più affligge gli individui a partire dai 65 anni di età, soprattutto le donne. I ricercatori però hanno più volte riscontrato che l’alimentazione potrebbe rappresentare un valido supporto per mantenere la memoria. Tant’è che potremmo salvaguardare un cervello giovane e attivo contro l’Alzheimer grazie a questi frutti che spesso ignoriamo al supermercato. Dopotutto, il declino cognitivo avviene nel corso di diversi anni, tempo durante il quale le nostre abitudini alimentari potrebbero fare la differenza. Dovrebbero essere però abitudini che si protraggono nel tempo per riuscire ad avere un effetto significativo sulla nostra salute mentale.

Le evidenze scientifiche

La nostra efficienza mentale potrebbe risentire di stress ossidativo e infiammazioni. Ne consegue che le sostanze antiossidanti e antinfiammatorie potrebbero essere benefiche per la salute del cervello. Sono stati fatti degli studi che mostrano proprio la correlazione fra un rallentamento del declino cognitivo e il consumo di bacche. Con bacche ci si riferisce soprattutto ai frutti di bosco, in particolare fragole e mirtilli.

Uno studio americano ha esplorato questa correlazione, analizzando l’effetto di un consumo protratto di frutti di bosco e flavonoidi. I soggetti erano numerose donne fra i 30 e i 55 anni che cominciarono a compilare dei questionari nel 1976. Dopo ben 20 anni, e la somministrazione di un nuovo questionario ogni due anni, le donne che avevano raggiunto i 70 anni furono sottoposte a un test delle funzioni cognitive. Il risultato fu che le donne che assumevano grandi quantità di flavonoidi avevano una migliore performance durante il test rispetto a chi non ne faceva uso.

Cervello giovane e attivo contro l’Alzheimer grazie a questi frutti che spesso ignoriamo al supermercato

Ci sarebbero quindi buone basi per ritenere che i frutti rossi abbiano un effetto benefico sulla salute del nostro cervello nel lungo termine. Pare che i migliori siano mirtilli e fragole, frutti che possiamo integrare facilmente nella nostra dieta.

I mirtilli sono ricchi di antocianidine, che agiscono proprio nelle aree del cervello dedicate alla memoria e all’apprendimento. Non solo, ma le antocianidine sono anche utili per contrastare i malanni di stagione e fanno parte dei cibi da mettere nel carrello adesso per sentire meno freddo in inverno.

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