Anche chi ama molto il proprio lavoro inizia a pensare al momento in cui potrà godere di più tempo libero. Con l’avanzare degli anni inoltre si tollera meno la fatica sia fisica che mentale. Ci si stanca prima e spesso ci si deve anche fare carico dell’assistenza ad un genitore anziano e non più autosufficiente. A volte subentrano anche patologie e disturbi cronici che rendono ancor più desiderabile l’abbandono della professione.
Forse non tutti i Lettori sanno che anche con questi problemi di salute e malattie è possibile andare in pensione prima senza tagli. L’ostacolo maggiore che frena molti lavoratori dal lasciare l’impiego riguarda proprio la riduzione degli assegni pensionistici. Chi infatti decide di inviare istanza di pensionamento con qualche anno di anticipo potrebbe subire decurtazioni sui ratei mensili.
Ciò nonostante è possibile ricevere un cedolino INPS di oltre 1.000 euro per i lavoratori con o senza Legge 104 che anticipano la pensione. Il che significa che non sempre l’anticipo pensionistico presuppone perdite per i potenziali pensionati. Di sicuro l’importo del rateo previdenziale non è particolarmente alto per chi accumula una modesta anzianità contributiva. A titolo di esempio, ecco quanto prende di pensione a 64 anni un lavoratore con 20 anni di contributi. La presenza di buchi contributivi o di lunghi periodi di disoccupazione incide sensibilmente sull’ammontare delle spettanze. A conferma di ciò ecco di quanto aumentano gli assegni delle pensioni INPS con 2 o 3 anni in più di lavoro.
Cedolino INPS di oltre 1.000 euro per i lavoratori con o senza Legge 104 che anticipano la pensione
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Vi sono ancora una manciata di giorno per inviare la richiesta all’Ente previdenziale e approfittare dell’anticipo pensionistico. Scadono il 30 novembre 2021 i termini per presentare istanza tardiva per accedere all’Ape sociale a 63 anni.
Alcune categorie di lavoratori hanno diritto a questa misura previdenziale che assicura di ricevere assegni mensili fino al raggiungimento dell’età pensionabile. L’ammontare dei cedolini non può superare la soglia dei 1.500 euro lordi e corrisponde alla rata pensionistica spettante al momento dell’accesso alla misura sperimentale. Possono inoltrare la domanda i disoccupati in possesso di almeno 30 anni di copertura assicurativa. A parità di montante contributivo ne hanno diritto i soggetti invalidi al 74% e i familiari che li assistono. Si richiede invece il possesso di almeno 36 anni di contribuzione per i lavoratori che hanno svolto mansioni gravose per 6 o 7 anni.