I lavori creativi in Italia sono sempre più ricercati e nella maggior parte dei casi si possono svolgere dalla propria residenza dotandosi dei consueti dispositivi informatici. Per la maggior parte dei casi, però, si tratta di lavori su commissione e di scarsa durata. Si ascrivono solitamente all’interno della cosiddetta Gig economy. Come suggerisce un autorevole dizionario italiano, questo neologismo ha mutuato il vocabolo “gig” dal Jazz. In gergo si trattava di un ingaggio per gli artisti per una sola serata, quindi finì per identificare un lavoro breve o a chiamata.
Così la Gig economy può esser definita come lavoro breve o svolto a chiamata. Ad esempio fra gli impieghi che rientrano nella Gig Economy troviamo molti “lavoretti,” estivi. Da remoto si possono, però, svolgere anche lavori più duraturi nonostante per la maggior parte occorra esser dotati di Partita IVA. Se abbiamo uno straordinario amore per la lettura e siamo muniti di una formazione di tipo umanistico, quanto segue potrebbe essere una buona notizia.
C’è un nuovo lavoro creativo da svolgere anche da casa per chi ama i libri
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Questa carriera ha già incuriosito molti professionisti anche se sono ancora pochi coloro che praticano quest’attività. Ci stiamo riferendo alla figura dei Book coach. Abbiamo volutamente utilizzato il plurale in quanto con la medesima denominazione si possono indicare due figure diverse.
Il Book Coach: il life coach tramite la parola scritta
Il Book Coach può esser definito come un trainer della mente che sfrutta il magico potere dei libri. La Bookcoaching nasce nel 2013, grazie ad un’idea di Francesca Zampone, nell’ambito dell’Accademia della Felicità. Lo strumento utile per l’introspezione, in questo caso, è proprio il libro. Il coach non solo ci indica dei libri da leggere ma ci racconta la trama e ci offre degli spunti per lavorare sui nostri blocchi. Non dobbiamo pensare però, a dei compiti a casa con tomi e volumi da leggere. Il potenziamento di noi stessi avviene anche tramite letture meno impegnative come le graphic novel. Il book coach sarebbe quindi un professionista con competenze psicologiche oltre ad avere che una buona preparazione libraria.
Book Coach per gli scrittori che vogliono pubblicare il proprio libro
Questa figura, invece, lavora in ambito editoriale e può essere un libero professionista oppure lavorare alle dipendenze di una casa editrice. Cosa fa in questo caso un book coach o writer trainer? Collabora a stretto contatto con gli autori di libri al fine di superare tutti gli step per completare l’opera. In particolare aiuta gli scrittori quando:
- è subentrato il cosiddetto blocco dello scrittore ossia l’improvvisa carenza di idee su come proseguire il romanzo o il racconto;
- si devono svolgere ricerche storiche, bibliografiche o statistiche a sostegno di ciò che è scritto nel libro;
- si devono passare in rassegna i punti deboli;
- occorre contattare personalità di spicco per scrivere la prefazione;
- bisogna creare la campagna pubblicitaria per l’uscita del volume.
Nel caso si tratti di autori indipendenti che si affideranno al self-pubblishing, viene curata l’intera fase di pubblicazione dall’impaginazione fino alla stampa. In questo caso sarebbe preferibile, però, avere un titolo accademico di tipo umanistico e/o comunque una buona conoscenza dei meccanismi dell’editoria attuale.
Negli Stati Uniti sono nate già le prime associazioni di categoria che propongono un albo con tanto di certificazione per gli iscritti che sono anche detti Author Accellerator.
Se siamo alla ricerca di occupazione, c’è un nuovo lavoro creativo da svolgere anche da casa per chi ama i libri.
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