C’è anche un unico strano caso in cui la pensione di invalidità va in eredità al coniuge

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Tutti sanno che la pensione di vecchiaia va in parte in eredità al coniuge o agli altri eredi sotto forma di assegno di reversibilità. Ma c’è anche un unico strano caso in cui la pensione di invalidità va in eredità al coniuge.

Prima di tutto bisogna chiarire cosa sia la pensione di invalidità. Si tratta di una forma di sussidio riconosciuta a chi si trovi totalmente inabile al lavoro, con una invalidità del 100%. Spetta anche a chi fosse già pensionato nel momento in cui diventa invalido proprio perché si basa solo sull’essere teoricamente incapace di svolgere un lavoro.

Come è calcolata la pensione di invalidità

Per questo motivo la pensione di invalidità non varia a seconda dei contributi versati da quel soggetto quando lavorava. Inoltre, spetta anche a chi non era impiegato nel momento in cui è diventato invalido civile. Di conseguenza, la pensione di invalidità civile non è reversibile, cioè non può andare in parte a favore degli eredi.

L’obbligo di comunicazione all’INPS

Tra l’altro, non solo gli eredi non riceveranno nulla della pensione di invalidità ma addirittura su di essi grava un onere preciso. Devono comunicare all’INPS l’avvenuto decesso del disabile al più presto. In questo modo l’istituto di previdenza potrà interrompere il versamento delle mensilità. Se gli eredi non sono celeri nel dare questa comunicazione potrebbero essere accusati di truffa ai danni dell’INPS.

Eppure, nonostante quello che abbiamo appena scritto, c’è anche un unico strano caso in cui la pensione di invalidità va in eredità al coniuge.

In quale caso la pensione di invalidità è riscossa dall’erede

In effetti, c’è un solo caso in cui la pensione di invalidità può essere legittimamente riscossa dagli eredi. È il caso in cui il soggetto disabile venga a mancare prima dell’inizio del pagamento da parte di INPS. Supponiamo che un soggetto faccia domanda di invalidità, e dopo la visita dalla commissione medica, muoia prima del completamento della trafila burocratica. In questo caso i parenti possono chiedere all’INPS di completare l’accertamento in base alla documentazione medica. Se riconosciuta l’invalidità, i parenti hanno diritto di ricevere la pensione di invalidità per i mesi passati dalla domanda alla morte.

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