Sono due anni che lo stilista tedesco Philipp Plein ha un contenzioso con l’azienda di Maranello, per aver pubblicato una foto della sua Ferrari personale sul suo account Instagram privato. Gli è stato richiesto un risarcimento di 2 milioni di euro. Somma che, dopo una faticosa trattativa, sono diventati 200 mila euro. In questo momento pieno di tragici eventi in tutto il mondo, lo stilista propone una soluzione inedita per la risoluzione della vicenda. Invece di scrivere una lettera pubblica di scuse, come fecero Dolce & Gabbana ai tempi del ‘contrasto’ con la Cina, propone all’azienda del Cavallino Rampante una strada alternativa. Quella di poter devolvere il denaro che Ferrari chiede come risarcimento al “fondo ufficiale Gianna Floyd”, la figlia del defunto George Floyd, ucciso in Usa da un poliziotto.
Proposta una donazione al fondo Gianna Floyd
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Lo stilista ha diffuso il messaggio inviato a Ferrari spa dal suo quartier generale di Lugano: ” In questo momento mi sento del tutto inappropriato a combattere su questioni così irrilevanti. Né Ferrari spa né io abbiamo veramente bisogno di quei soldi. Invece di continuare questo inutile contenzioso, ho chiesto al mio avvocato di risolvere questa lite al fine di dare un contributo di 200.000 dollari al “fondo ufficiale Gianna Floyd” che è a beneficio della figlia del defunto George Floyd. Oppure potrei devolvere a Black Lives Matter Fund. Spero davvero che Ferrari spa sia d’accordo su questa azione verso una causa che ho a cuore da sempre. Sto suggerendo questa soluzione per supportare la comunità nera e non per promuovere me stesso o il mio marchio.
Causa Plein-Ferrari: “buttiamola in beneficienza”
Continua Plein: “Sono stato il primo designer a tenere una sfilata di moda con un casting interamente nero nel 2013 durante la settimana della moda di Milano e negli anni ho lavorato con i più importanti talenti neri come 50 cent, Snoop Dog, Naomi, Tyga e molti altri . Dobbiamo agire immediatamente invece di perdere tempo ed energia in una lotta così assurda e inutile”.
In attesa della risposta, si licenzia
La morale della favola? Nella causa Plein-Ferrari: “buttiamola in beneficienza”. In attesa della risposta, la maison che è famosa per le decorazioni col teschio di cristalli, è costretta ad annunciare nuovi licenziamenti (organico sceso da 110 dipendenti a 79) e un calo del fatturato in calo dell’80%, nonostante le collezioni molto applaudite. Negli stabilimenti ticinesi sono finiti i tempi delle polemiche con i sindacati dovute ai ritmi di lavoro forsennati e agli orari di lavoro al limite della legge. Ora, più che un cavallino, ora serve un cavaliere bianco.