Cattive notizie per queste vedove con reversibilità o pensione indiretta a cui l’INPS abbasserà drasticamente gli importi

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Con l’anno nuovo sono arrivati anche gli aggiornamenti dell’Ente previdenziale sull’ammontare di pensioni e prestazioni assistenziali. Abbiamo già indicato a quanto ammonterà l’assegno della vedova il cui marito percepiva 1.100 euro di pensione netta. Per effetto della perequazione ogni anno infatti vengono ricalcolate le quote dei diversi trattamenti da erogare. Gli assegni spettanti ai contribuenti vengono quindi adeguati all’inflazione, sulla scorta dei dati aggiornati che l’ISTAT fornisce.

Di conseguenza potrebbe cambiare l’entità dell’assegno mensile in base alle variazioni del costo della vita. Anche il coniuge superstite che percepisce la pensione potrebbe ricevere somme di denaro differenti rispetto ai mesi precedenti. Ciò interessa in particolare i beneficiari del trattamento che risultano titolari di altri redditi. Ad esempio può essere utile sapere quanto prende di reversibilità chi ancora svolge un’attività lavorativa o è già titolare di pensione.

Se da un lato è possibile cumulare le prestazioni, dall’altro vi sono comunque limiti da rispettare. Ci sono pertanto cattive notizie per queste vedove con reversibilità o pensione indiretta a cui l’INPS abbasserà drasticamente gli importi.

Infatti se si oltrepassano alcune soglie reddituali purtroppo l’Ente applica riduzioni sugli assegni mensili. Le decurtazioni sono tanto più pesanti quanto più alta risulta la fascia reddituale di appartenenza del pensionato o del lavoratore. Non si deve infatti dare per scontato che chi percepisce il trattamento ai superstiti sia già in pensione. Ed è proprio l’ammontare complessivo dei redditi a incidere più o meno negativamente sull’individuazione delle somme spettanti.

Cattive notizie per queste vedove con reversibilità o pensione indiretta a cui l’INPS abbasserà drasticamente gli importi

Per calcolare dunque la quota di trattamento cui si ha diritto occorre conoscere le percentuali di riduzioni attualmente vigenti. Il Decreto legislativo 335/1995 riporta le soglie di decurtazione in riferimento all’ammontare del trattamento minimo INPS. I tagli agli assegni valgono sia per le pensioni di reversibilità che per quelle indirette. Gli importi si abbassano in misura proporzionale ai redditi del coniuge superstite. In particolare si riduce del 50% l’assegno della vedova i cui redditi superano di 5 volte l’importo minimo.

In base alla rivalutazione dei trattamenti INPS chi nel 2022 supera la soglia reddituale di 34.982,42 euro si vedrà dimezzato il rateo previdenziale. Sarà di poco inferiore e pari al 40% invece la riduzione che peserà sull’assegno dei titolari con redditi al di sotto del suddetto limite. Restano invece invariati gli importi spettanti ai titolari di pensione ai superstiti nel cui nucleo figurano figli minori, studenti o soggetti inabili maggiorenni.

Approfondimento

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