Casa o titoli di Stato? Chi ha dei soldi sul conto corrente da investire, dovrebbe porsi questa domanda, prima di scegliere come impiegare il proprio denaro. Nelle righe seguenti scopriremo alcuni segreti che ci sveleranno su quale dei due puntare.
Se avete dei risparmi da investire, vi siete mai chiesti se conviene di più comprare una casa da affittare oppure acquistare dei titoli di Stato? Entrambe le soluzioni comportano vantaggi e svantaggi a seconda degli obiettivi, del profilo di rischio dell’investitore e delle condizioni del mercato. Nelle righe seguenti proponiamo un confronto tra questi due investimenti, immaginando di avere un capitale da investire di 150.000 euro e considerando un orizzonte temporale di 15 anni.
Casa contro titoli di Stato: quanto si guadagna investendo in un immobile
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Comprare una casa da affittare è una scelta che può garantire una rendita costante nel tempo, oltre alla possibilità di rivalutazione dell’immobile. Tuttavia, bisogna tenere conto anche dei costi e delle tasse che comporta questa operazione. Per fare un esempio, supponiamo di acquistare un bilocale in una zona semicentrale di Milano, pagandolo 135.000 euro. Prevediamo anche di sostenere altre spese per l’acquisto e la locazione pari a 15.000 euro.
Se decidiamo di affittarlo a 700 euro al mese, incasseremo 8.400 euro ogni anno, su cui andranno pagate le tasse. Applicando la cedolare secca del 21%, dovremo pagare ogni anno 1.764 euro di tasse sull’affitto. Inoltre, dovremo sostenere le spese di manutenzione straordinaria dell’immobile e le imposte comunali, come l’IMU. Immaginiamo questa spesa di 1.300 euro circa all’anno. In totale, la nostra rendita netta annua sarà di 8.400 euro meno 1.764 euro di cedolare secca, meno 1.300 di spese di manutenzione e imposte locali. In totale, la nostra rendita netta annua sarà di circa 5.300 euro
Quanto si guadagnerebbe in 15 anni investendo 150.000 dell’immobile locato
Quindi, moltiplicando 5.300 euro di ricavi netti per 15 anni, si otterrà dall’affitto un guadagno di 79.500 euro. Ma non è l’unico guadagno che potremo ricavare. Occorre prendere in considerazione anche la possibile rivalutazione dell’immobile, ovvero quanto potrebbe valere tra 15 anni.
Per calcolare il valore futuro dell’immobile, abbiamo considerato una rivalutazione annua pari alla media dell’indice Istat degli ultimi 10 anni. Alla fine dei 15 anni, il nostro immobile potrebbe valere circa 180.000 euro. Questa è la cifra ipotetica che potremmo ottenere rivendendolo. Sommando rivalutazione e affitto dopo 15 anni l’investimento di 150.000 euro sarà diventato circa 260.000 euro, con un guadagno totale superiore al 70%.
Acquistando un titolo di Stato si guadagnerebbe di più o di meno?
Acquistare titoli di Stato è una scelta che può offrire una maggiore sicurezza e liquidità rispetto all’immobile e anche minori problematiche. Una volta acquistato un titolo di Stato, supponiamo un BTP, non resta che attendere la scadenza. In questo caso si punterebbe su un Buono poliennale del Tesoro con una durata residua di 15 anni mantenendolo fino al rimborso.
Uno dei due BTP con rimborso nel 2038, tra 15 anni, scade a marzo di quell’anno (Isin: IT0005496770). Al momento dell’analisi il suo prezzo è di 88,5 centesimi e il rendimento netto a scadenza è del 4% annuo. Se si acquistassimo 169.000 euro nominali, spenderemo poco meno di 150.000 euro reali. Ogni anno incasseremo 4.800 euro netti di cedole, circa 72.000 euro totali. A scadenza verrà rimborsato il capitale nominale pari a 169.000 euro, che sommato alle cedole da come valore finale 241.000 euro.
Meglio una casa o un BTP?
Casa contro titoli di Stato: su quale puntare? I numeri direbbero la casa, ma occorre considerare due aspetti. I rendimenti dell’immobile sono ipotetici e legati a molte variabili. Il rendimento del BTP è certo. L’investimento in un immobile richiede un impegno costante, quello nel BTP non richiede nessuna attenzione per 15 anni.
Per chi volesse acquistare casa a Milano, può trovare immobili anche a un prezzo inferiore a 135.000 euro. Chi volesse investire in BTP ma per un periodo più breve, potrà puntare su scadenze più ravvicinate, anche se con un rendimento leggermente inferiore.