Quando viene a mancare un congiunto oltre al dolore e al lutto si deve pensare anche a tutta la parte burocratica. Da quella richiesta per la sepoltura, ad esempio, a quella per dare inizio alla successione. Inoltre, se il defunto era pensionato si dovrà provvedere anche a dare comunicazione all’INPS per la sospensione della pensione. Rispetto ai conviventi, poi, i vedovi sono maggiormente avvantaggiati non solo per eredità e pensione di reversibilità, ma anche per rientrare nell’asse ereditario. Ma se risultano non pagate, cosa fare con le cartelle esattoriali intestate al defunto?
L’eredità pesa anche in questo modo
Indice dei contenuti
Accettando l’eredità del congiunto che è venuto a mancare si subentra al defunto in tutti quelli che erano suoi diritti e doveri. Non ci si spartisce, quindi, solo il patrimonio ma anche gli eventuali debiti contratti in vita. Accettando l’eredità si eredita anche l’eventuale debito tributario del defunto. Cartelle esattoriali non pagate, quindi, andranno saldate.
La cosa positiva per gli eredi è che, pur essendo tenuti a saldare il debito, non vanno pagate le eventuali sanzioni accessorie. Quelle rimangono unicamente in capo al defunto e non si trasmettono all’erede. Ma l’imposta eventualmente omessa andrà saldata. L’erede, in questo caso, deve rivolgersi all’Agenzia delle Entrate e chiedere che sulla cartella in questione non siano caricate anche le sanzioni.
Valutare l’eredità prima di accettarla
Come abbiamo detto accettando l’eredità del congiunto si avrà accesso a parte del suo patrimonio. Ma si sarà responsabili anche dei suoi debiti. Per questo è importante, prima di accettare l’eredità, valutarne la convenienza o meno. Ovviamente, conoscere le pendenze del defunto dopo la sua morte non è semplicissimo.
Ma attenzione alla notifica. Se si procede alla comunicazione del decesso entro 30 giorni, le eventuali cartelle esattoriali devono essere notificare agli eredi personalmente e nel domicilio fiscale che hanno indicato gli stessi. Se non si procede alla comunicazione del decesso, la notifica può essere anche impersonale agli eredi, ma presso l’ultimo domicilio del congiunto.
Cartelle esattoriali intestate al defunto, quali obblighi per l’erede
La cartella esattoriale può essere impugnata dall’erede per un vizio di notifica, se, ad esempio, la cartella è notificata in modo impersonale ma è intestata al congiunto defunto. Quando, magari, per l’applicazione della norma sopra descritta, doveva essere personalmente intestata agli eredi. In questo caso la cartella risulta illegittima e può essere impugnata.
Può capitare, poi, che una cartella esattoriale sia notificata per un errore del CAF o del commercialista, anche in questo caso l’erede può intervenire per non pagare il debito presunto.
Lettura consigliata
Novità sulla pensione di reversibilità con i nuovi limiti di taglio alla cumulabilità per le vedove