Mettendo da parte sanatorie e condoni, che a quanto sembra hanno funzionato poco visto che adesso si pensa ad una riattivazione delle scadenze, sulle cartelle esattoriali le modalità di rientro non mancano.
Infatti esiste una particolare procedura che permette al contribuente di mettersi in regola. Ed a prescindere da rottamazioni delle cartelle e altri provvedimenti del genere.
Cartelle esattoriali, ecco come ottenere 120 rate
Indice dei contenuti
La rottamazione delle cartelle del 2023, cioè la versione quater, ha deluso sia lo Stato che i contribuenti. Il numero massimo di rate che è stato possibile richiedere è stato 18. Il rientro prestabilito ha nel mese di novembre 2027 la data ultima. In tutto 18 rate trimestrali quindi. Di cui le prime due, tra l’altro le più onerose, in scadenza il 31 ottobre 2023 ed il 30 novembre 2023. Troppo ravvicinate e soprattutto, troppo elevate di importo. Perché dovevano coprire il 20% dell’intero debito rottamato (scontato di sanzioni e interessi). Immaginate il contribuente con 20.000 euro di cartelle, chiamato a pagare due maxi rate da 2.000 euro al mese ad ottobre e novembre per non perdere la rottamazione. L’effetto di questa situazione è ciò di cui si parla oggi. Una miriade di aderenti alla sanatoria non hanno pagato le rate e quindi sono decaduti dalla sanatoria. A tal punto che il Governo sta cercando di riaprire la possibilità di pagare le rate arretrate riattivando la rottamazione per chi era decaduto.
Rate più basse e scadenze più lunghe, ecco una soluzione alternativa alla rottamazione
Non tutti sanno però che si può chiedere all’Agenzia delle Entrate un pagamento dilazionato molto più comodo. Anche se non ci sono sconti su sanzioni e interessi come una sanatoria permette. Infatti i contribuenti possono andare a chiedere, direttamente agli sportelli territoriali ADER o sul sito del concessionario, la rateazione ordinaria. Sulle cartelle esattoriali, ecco come ottenere 120 rate quindi, perché è pari a 10 anni il numero massimo di rate concesse.
Ma solo in caso di evidenti difficoltà economiche del richiedente. Infatti presentando domanda all’Agenzia delle Entrate Riscossione ed allegando ISEE o qualsiasi altro documento da cui si evincono le difficoltà a pagare, non è rara la concessione di 10 anni di rate mensili. Perché 120 rate non è altro che il numero di mesi con cui pagare. In questo caso, ripartendo dal debito di 20.000 euro, che diventa di 25.000 euro al lordo di sanzioni interessi ripristinate dopo la decadenza dalla rottamazione, il rientro è più facile. Perché si parla di rate inferiori a 210 euro al mese.