Ormai la parola riforma è collegata a filo doppio con le pensioni. Perché di riforma delle pensioni si parla quotidianamente e costantemente per via del fatto che il sistema previdenziale deve essere corretto perché troppo legato alla vecchia riforma Fornero (del 2012, ndr). Ma ultimamente la riforma è una parola che si collega anche al Fisco.
Ormai la Legge Delega sulla riforma fiscale infatti è arrivata all’avvio del suo canonico iter parlamentare. Nella riforma del Fisco novità importanti potrebbero arrivare per i contribuenti alle prese con le cartelle esattoriali. E come si sa, i contribuenti in queste condizioni sono sempre numericamente tanti.
Cartelle esattoriali azzerate dopo 5 anni e 120 rate per tutti i contribuenti con la riforma della riscossione
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Se negli ultimi anni le cartelle esattoriali sono state sempre interessate da provvedimenti di sanatoria, condoni e rottamazioni, adesso per questa materia si parla di riforma. In altri termini la riforma fiscale in base alle ultime indiscrezioni potrebbe portare ad alcune novità anche sulla riscossione delle cartelle. Dal punto di vista di contribuenti sono sostanzialmente due le novità interessanti.
La prima riguarda la possibilità di rateizzare fino a 10 anni i propri debiti a prescindere da futuri provvedimenti di rottamazione delle cartelle o di sanatoria. Nello specifico sembra che propenda l’idea di offrire ai contribuenti la rateizzazione in 10 anni e quindi in 120 rate mensili. Questa possibilità oggi è già attiva, ma soltanto per quanti dimostrano di essere in conclamate ed accertate situazioni di grave crisi economica e finanziaria. A tal punto che serve per esempio un determinato ISEE per poter accedere al piano di dilazione più lungo. Altrimenti il numero massimo di rate concedibili è pari a 72 rate mensili e quindi a 6 anni. In definitiva, nella riforma del Fisco si prevede di allargare il numero di rate massimo concedibili a tutti i contribuenti a prescindere dalla loro situazione economica e finanziaria.
Stralcio automatico quinquennale
Un’altra novità molto importante che potrebbe fare capolino nella riforma del Fisco una volta approvata è quella relativa allo stralcio automatico delle cartelle ogni cinque anni. In pratica per evitare che l’Agente della riscossione sia ingessato da un numero rilevante di cartelle esattoriali pendenti, la Legge delega sulla riforma del Fisco prevede questo stralcio automatico dopo 5 anni dall’affidamento all’ADER. In pratica il debito tornerebbe all’Ente a cui è dovuto dopo cinque anni dall’affidamento dello stesso al concessionario della riscossione.
Sarà poi l’Ente a cui il debito è dovuto a decidere se proporre nuovamente all’incasso per il tramite della riscossione, lo stesso debito, o destinarlo a delle agenzie di riscossione privata. Per venire incontro alle esigenze di alleggerimento del magazzino cartelle, che secondo gli ultimi dati dell’Agenzia delle Entrate riscossione ammontava a oltre mille miliardi nel 2022, questa soluzione può essere quella ideale. Cartelle esattoriali azzerate dopo 5 anni anni quindi, anche se non si può parlare di cancellazione dei debiti che come detto tornerebbero ad essere dovuti all’Ente di appartenenza.