Carta igienica, sembra strano ma alcune volte sarebbe meglio non usarla. L’esempio degli antichi Romani

Carta igienica, sembra strano ma alcune volte sarebbe meglio non usarla

Potresti fare a meno della carta igienica? Quasi sicuramente no. Si discute della morbidezza, del numero dei veli, della qualità della carta igienica, ma non si mette mai in dubbio la sua presenza nei nostri bagni. Eppure alcune volte sarebbe meglio non usarla.

La carta igienica è relativamente moderna. È nata infatti nel 1850 in America, con il nome di Medicadet Paper. Il suo inventore, Joseph C. Gayetty, la presentò al pubblico tra la diffidenza generale, ma in breve tempo conquistò sempre più consumatori a cui prometteva morbidezza e delicatezza. Divenne così un prodotto di successo di cui non possiamo più fare a meno.

La migliore in commercio

A proposito di carta igienica, sembra strano ma anche parlarne è un fatto relativamente moderno. La maggiore difficoltà che incontrò Joseph C. Gayetty nel pubblicizzarla fu appunto quella di non poterne parlare con assoluta libertà, essendo ancora un argomento tabù. Ora però ci sentiamo liberi di sviscerare il problema sotto tutti i punti di vista. Parliamo ad esempio del verso giusto in cui posizionarla. A proposito, è con il bordo rivolto verso l’esterno e non contro il muro. Solo così si riesce a strapparla senza spezzarla.
Oppure ci chiediamo quale sia la migliore in commercio. E in questo ci aiuta Altroconsumo. A proposito, è la Nicky Supreme che ha conquistato il podio superando tutti i test. Morbidezza e facilità d’uso, grado di assorbimento e resistenza, impatto ambientale e informazioni fornite in etichetta. La troviamo sugli scaffali dei supermercati a un prezzo medio di 3,48 € per una confezione da quattro.

Carta igienica, sembra strano ma inquina

Ma perché e quando sarebbe meglio non usarla? Le motivazioni sono diverse. Gli ecologisti sono preoccupati per l’impatto ambientale della produzione di carta igienica, soprattutto di quella morbidissima, e invitano al risparmio. La carta igienica si produce usando cellulosa e carta riciclata. Ma se la vogliamo super morbida occorre una maggiore percentuale di fibra vegetale nuova. Il materiale riciclato infatti è piuttosto ruvido e non altrettanto soffice. È vero che la carta morbidissima e pregiata ha un costo piuttosto alto, ma sembra che siano tanti coloro che non badano a spese pur di avere un prodotto delicato sulla pelle.

Quando sarebbe meglio non usarla

L’altro motivo per fare a meno della carta igienica riguarda l’igiene. In effetti, quando defechiamo, la pulizia solo con carta non garantisce una perfetta igiene. L’unico modo per rimuovere bene ogni residuo è quello di intervenire con l’acqua e con un sapone intimo delicato. Solo così si assicura la perfetta detersione della zona e si evitano arrossamenti e irritazioni. È quello che consigliano i medici.
Un po’ come facevano gli antichi Romani. Loro si detergevano con il tersorium, una specie di scopino formato da una spugna marina infilata su un bastone. Dopo l’uso lo pulivano con acqua e aceto. Peccato che lo usassero anche nei bagni pubblici e che lo strumento venisse condiviso tra più persone. Con buona pace dell’igiene.

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