Campari non brinda a Piazza Affari e cede ai venditori

Per Campari il futuro rimane ancora incerto

Le notizie provenienti dall’Inghilterra non hanno fatto bene al titolo italiano. La società inglese di alcolici, infatti, ha detto di aspettarsi un calo delle vendite in America Latina e un rallentamento nella crescita dell’utile operativo. Conseguentemente, Campari non brinda a Piazza Affari e cede ai venditori.

I punti di forza e di debolezza

Uno dei principali punti di forza di Campari è il rapporto  EBITDA/fatturato dell’azienda che è relativamente importante e genera margini elevati al netto di svalutazioni, ammortamenti e tasse. Il gruppo, quindi, genera margini elevati e presenta quindi una redditività molto forte.

Tra i punti deboli, invece, c’è sicuramente un rapporto prezzo/utili molto elevato. Al momento, infatti, è previsto essere pari a 32,42x e 26x rispettivamente per l’esercizio in corso e per il prossimo esercizio. Questa sopravvalutazione è confermata anche dal valore dell’azienda in proporzione al fatturato della società, valutato a 4,57x volte le vendite societarie. Un livello molto elevato se si considera 1x come lo spartiacque tra sopravvalutazione e sottovalutazione. Infine, il livello di valorizzazione dell’azienda è particolarmente elevato se si considerano i flussi di cassa generati dall’attivo.

Per concludere, poi, notiamo come il gruppo ridistribuisca pochi dividendi o nessun dividendo, pertanto non fa parte delle società di rendimento.

Gli analisti hanno una visione neutrale sul titolo Campari. La raccomandazione media, calcolato sugli ultimi 3 mesi, infatti, è Neutrale. Il prezzo obiettivo medio, invece, esprime una sottovalutazione di circa il 10%.

Campari non brinda a Piazza Affari e cede ai venditori: le indicazioni dell’analisi grafica

Il titolo Campari (MIL:CPR) ha chiuso la seduta del 10 novembre a quota 10,54 €, in ribasso del 3,83% rispetto alla seduta precedente.

Dopo il tracollo del 26 ottobre le quotazioni si sono come imbalsamate all’interno della barra che ha visto un tracollo del titolo come non se ne vedevano da anni.

Formalmente, quindi, la tendenza in corso resta rialzista, ma stenta a decollare. Solo una chiusura giornaliera superiore a 11,05 € potrebbe favorire un’accelerazione rialzista. I ribassisti, invece, potrebbero accelerare al ribasso nel caso di chiusure giornaliere inferiori a 10,295 €.

Situazione contrasta per gli indicatori sul titolo Campari

Situazione contrasta per gli indicatori sul titolo Campari-proiezionidiborsa.it

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