Oramai, dalla guerra in Ucraina, le decisioni di politica internazionale entrano a pieno regime nelle case degli italiani. Esse, cioè, condizionano la vita quotidiana delle famiglie, persino sull’approvvigionamento dei beni di prima necessità.
Sicché, lo sblocco delle navi ucraine dovrebbe influire sull’abbassamento dei prezzi di alcuni beni al supermercato. La situazione favorevole, secondo il presidente della Coldiretti, dovrebbe incidere soprattutto sui prezzi di pasta e pane. Quindi, l’intesa di Istanbul, tra Mosca e Kiev per il trasporto sicuro di grano e cibo, ha prodotto i primi risultati.
Essa, infatti, consentirà lo sbarco di circa 15.000 tonnellate di semi di mais e ieri è arrivata la prima nave. Si tratta di una situazione di svolta non solo per l’Italia ma a livello internazionale, rimettendosi in moto l’approvvigionamento globale.
Tra i primi segnali, a livello commerciale, vi è il rientro nel mercato dell’olio di semi di girasole. Su questo genere alimentare si era visto un innalzamento di prezzo del 66%, che potrebbe subire un calo significativo.
Calo dei prezzi su pane e pasta
Indice dei contenuti
La ripresa dell’importazione di mais dall’Ucraina porterà all’abbassamento dei prezzi su tutti i prodotti associati, compresi i mangimi. Stesso dicasi per il grano che, fornito nelle due varianti “duro e tenero”, consentirà un abbassamento sensibile dei prezzi. I mercati hanno già risposto positivamente mediante l’abbassamento dei prezzi di pasta, pane e gallette. Il tutto, nonostante il raccolto, a livello mondiale, quest’anno sia stato inferiore allo scorso anno.
Insomma, l’effetto concreto dello sblocco delle navi ucraine, sarà il calo dei prezzi per questi cibi al supermercato. Si tratta, appunto, di prezzi che nei mesi scorsi erano arrivati alle stelle. Tuttavia, non si registrerà niente di significativo per altri generi alimentari, tra cui frutta e verdura. Anzi, all’opposto, ci potrebbe addirittura essere un aumento, stanti i fenomeni avversi quali siccità e alluvioni.
Calo dei prezzi per questi cibi al supermercato nelle prossime settimane
L’unica speranza per l’abbassamento dei prezzi di frutta e verdura, potrebbe essere solo una manovra che preveda il taglio dell’IVA. Di essa si era già parlato prima della caduta del governo Draghi. Inoltre, nonostante le buone notizie momentanee, tuttavia, i prezzi continueranno a essere ostaggio del costo dell’energia. Quindi, si può dire che le svolte degli ultimi giorni non saranno risolutive ma solo temporanee. Sono troppi, infatti, i fattori che incidono negativamente sullo sbalzo dei prezzi. Si auspicano, quindi, interventi governativi massicci e urgenti per l’agricoltura italiana e tutta la filiera del cibo.
Lettura consigliata